Continua ad evolvere il progetto di azionariato popolare Interspac, guidato dall’economista Carlo Cottarelli. A margine del seminario “Se non ora, quando?” organizzato presso la Fondazione Catella, lo stesso Cottarelli ha parlato del progetto e, in esteso, dell’intera iniziativa di azionariato popolare in Italia. Ecco quanto riferito.
“È un modello che può funzionare per l’intero calcio italiano e mondiale. Una premessa: chi si aspetta una difesa incondizionata del progetto che stiamo portando avanti, risulterà un po’ deluso. Siamo qui per parlare delle difficoltà che inevitabilmente incontrano progetti innovatori come questi. Tra le difficoltà però, ci sono anche opportunità. Sono già diversi i club che seguono questo modello: Real, Barcellona, la maggior parte delle tedesche. C’è però un’importante differenza rispetto a questi casi: questi club sono partiti come associazioni, il nostro caso sarebbe invece l’unico in cui i tifosi si uniscono per entrare nel capitale di una società che già esiste, per comprarla da un investitore estero. Sarebbe un modello unico a livello mondiale, quantomeno nel calcio. Non si può negare che la motivazione principale sia l’amore per la propria squadra e il desiderio di darle una stabilità che forse non c’è stata negli ultimi anni, non solo nell’Inter, ma nel calcio italiano in generale”.
Carlo Cottarelli ha poi annunciato che, entro fine novembre, verrà presentato un piano concreto all’attuale proprietà nerazzurra: “È inaccettabile credere che migliaia di italiani non possano fare quello che fanno miliardari stranieri. Bisogna sfatare l’idea che gli italiani siano troppo attaccati ai propri interessi. Voglio ringraziare ancora quanto fatto dall’attuale proprietà dell’Inter per quanto fatto. Ha portato il club alla vittoria e lo ha reso competitivo anche quest’anno. Noi abbiamo quasi scelto il nostro consulente che ci aiuterà a preparare un piano di governance dettagliato e contiamo di presentare la nostra proposta entro la fine di novembre. Ci sono difficoltà, non posso nasconderlo, ma questo è il nostro obiettivo. Se ci fosse interesse da parte della proprietà, passeremmo alla fase della raccolta da parte di tifosi e altre parti interessate. Non è questo il momento di mettere i soldi, ora bisogna sedersi e preparare una proposta concreta e dettagliata.