Inter-Viktoria Plzen, Mkhitaryan: “Quella di domani è la gara più importante”

Inter-Viktoria Plzen, Mkhitaryan: “Quella di domani è la gara più importante”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Henrikh Mkhitaryan, centrocampista dell’Inter, ha presentato in conferenza stampa la gara di domani contro il Viktoria Plzen. Di seguito le sue dichiarazioni riprese da TMW.

Inter-Viktoria Plzen, le parole di Mkhitaryan in conferenza

Henrikh Mkhitaryan
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Si parte con Mkhitaryan: dove può arrivare questa Inter?
“Vogliamo arrivare più in alto possibile, non è ancora l’Inter che vogliamo essere, si può migliorare e lo sappiamo. Dobbiamo lavorare di più, a tutti i livelli, c’è un grande potenziale e non siamo ancora soddisfatti”.

Se dovessi indicare la cosa in cui siete migliorati di più?
“Quello che scriviamo sui social non è quello che pensiamo… Prima della gara col Sassuolo avevamo vinto col Barcellona e anche lì ho detto che iniziava una nuova pagina, sapevamo che potevamo ancora migliorare partita dopo partita. Col Sassuolo è stata difficile e poi con fiducia siamo andati al Camp Nou, tutti hanno visto quanta voglia avessimo di vincere. Domani è una partita in cui dobbiamo mostrare quello che possiamo fare, è la partita più importante del girone. Dobbiamo fare una partita perfetta per vincere e andare ai playoff”.

Avete dimostrato di saper reagire ai gol subiti, anche a Firenze. È cambiato qualcosa nella convinzione?
“Sono da solo quattro mesi all’Inter, non so com’era prima ma quello che posso dire è che ci siamo parlati e abbiamo capito che dobbiamo giocare fino alla fine, non importa quello che succede, a calcio si gioca 90 minuti più recupero. È successo anche a Firenze: dopo aver concesso un gol non abbiamo mollato, abbiamo abbassato la testa e continuato a giocare, era la partita della vita per noi… Quando Dzeko ha controllato la palla ho fatto uno sprint pensando che, anche se l’avesse data a Barella, mi sarebbe arrivata comunque. Sono stato al posto giusto al momento giusto”.

Inter, Mkhitaryan parla del ritorno di Lukaku

Henrikh Mkhitaryan
(Photo by Eric Alonso/Getty Images)

Aspettiamo la convocazione di Lukaku, cosa vi può dare di più anche a livello di umore?
“È un giocatore importantissimo, così come Brozovic. Ci mancano tutti, questa squadra non è composta solo da chi parte titolare ma da tutti i giocatori. Spero che ci possa dare tanto, ha personalità ed esperienza, voglia di vincere e fare gol”.

Quali sono gli errori da non commettere domani?
“I rischi ci sono sempre, noi dobbiamo pensare a fare la nostra partita, non ce ne sono di facili. Ogni gara ha le sue difficoltà, domani è la gara più importante del girone e noi vogliamo vincere e passare avanti”.

Come vedi la crescita di Asllani?
“La soluzione lì in mezzo l’ha trovata il mister, è lui che sceglie la squadra: noi cerchiamo di aiutarci a vicenda e fare il meglio. Asllani ha grande potenziale, secondo me è un giocatore che ha tanta voglia di migliorare, di studiare, e anche noi proviamo ad aiutarlo. Sappiamo di avere bisogno di tutti i giocatori, a prescindere da chi giochi dobbiamo aiutarci tutti a vicenda”.

Hai detto che non è ancora l’Inter che volete. Come mai si è arrivati così tardi a trovare una quadra?
“Tutte le squadre hanno alti e bassi, anche noi. È possibile che siamo partiti in basso, ora siamo in alto e vogliamo salire ancora di più. È così la vita, si giocano partite belle e partite brutte: siamo partiti male, ma ora stiamo trovando il nostro gioco e spero che miglioreremo ancora. Sappiamo che non abbiamo più jolly da poter usare e vogliamo vincere ogni partita senza fare errori. Capitano sempre, ma si può migliorare”.

Sei tra i giocatori più versatili in squadra, dove ti sei trovato meglio?
“Mi trovo molto bene in campo, non importa dove. Più vicino sono alla porta avversaria meglio è, ma anche giocare mezzala va bene. Sappiamo cosa fare, siamo una squadra molto brava. Calha o Brozo? Non fa differenza, sono due giocatori perfetti e bravi, ci capiamo molto bene. Stiamo aspettando tutti gli infortunati”.