Inter, tante rose ma almeno tre spine | Tutti i dubbi di Inzaghi e della squadra mercato nerazzurra
Marotta e Ausilio si sono portati avanti con il lavoro. Ma ci sono ancora dei nodi da sciogliere per completare il gruppo squadra di Inzaghi.
Zielinski è stato annunciato e presentato. L’altro acquisto, preso con largo anticipo, è da poco sbarcato a Milano. Rituali visite mediche e firma, poi subito in campo per dimostrare di essere una valida alternativa al dinamico duo Lautaro Martinez-Marcus Thuram.
Mehdi Taremi è pronto a mettersi a disposizione per un’Inter sempre più forte, decisa a mantenere il potere conquistato nella passata stagione in Italia, con il chiaro intento di andare alla conquista dell’Europa.
Anche per questo è arrivato Josep Martinez, con la solita tempestività che ha contraddistinto gli acquisti dell’Inter. Guai a considerare il portiere del Genoa come un acquisto di poco conto, come solo l’erede di Audero, tornato dal prestito alla Samp.
La lunghezza del contratto, fino al 2029, è un dettaglio dell’affare che la Beneamata pensa di aver fatto. Nelle casse del Grifone, infatti, sono entrati la bellezza di 15,5 milioni di euro, bonus inclusi, il che vuol dire che oggi Martinez è semplicemente un vice Sommer, in un futuro prossimo nel prenderà il posto.
Tutto (o quasi) a posto
A metà luglio, l’Inter è quasi fatta. Tecnicamente manca un giocatore che possa sostituire Buchanan, i cui tempi di recupero dopo l’operazione alla tibia sono di circa 4 mesi. Con tutta la calma di questo mondo.
Semmai le spine sono altre più pericolose. Non Denzel Dumfries: l’esterno olandese sembrava non dover rinnovare, ma vuoi per un motivo (non tante offerte) vuoi per un altro (sta bene a Milano e per Inzaghi è sempre una validissima risorsa) il nazionale Oranje è più vicino al restare.
I nodi da sciogliere
Il problema più grande per l’Inter si chiama Marko Arnautovic, che non ha nessuna intenzione di lasciare la Milano nerazzurra. Il secondo è il Tucu Correa. Due giocatori strettamente legati, non solo perché sono compagni di reparto.
L’argentino è rientrato dal prestito al Marsiglia non per restare, ma perché insieme all’Inter gli si trovi una giusta sistemazione. Soltanto con le cessioni di entrambi, comunque, si libererebbe lo slot per regalarsi il sogno-Gudmundsson, ora conteso da una Fiorentina che sembra voler fare sul serio, non come a gennaio, quando si mosse tardi e male. Il terzo e ultimo cruccio si chiama de Vrij. L’olandese ha fatto capire di voler restare, ma le sirene del mercato arabo, si sa, possono fare brutti scherzi. Ecco perché si starebbe monitorando Bijol dell’Udinese. In fondo l’Inter è sempre un passo avanti.