Inter, Sommer rivela: “Come prima cosa ho parlato con gli ultras”

Sommer con la maglia dell'Inter - OneFootball

Sommer parla in conferenza stampa e lo fa raccontando i suoi primi passi all’Inter da quando è sbarcato la scorsa estate di mercato e le differenze con il Bayern Monaco.

Domani la Svizzera si gioca un match importantissimo contro la Bielorussia per la qualificazione al prossimo Europeo e in conferenza stampa è intervenuto Yann Sommer. Il portiere ora all’Inter ha avuto modo di parlare anche della propria avventura in Italia, da quando ha scelto di firmare per i nerazzurri alle differenze con la sua precedente squadra, il Bayern Monaco.

E ha svelato subito un particolare importante: “Quando un giocatore arriva all’Inter la prima cosa che fa è sottoporsi alle visite mediche. La seconda è quella di parlare con i leader degli ultras. Abbiamo parlato in italiano quindi avevo bisogno di un traduttore. Ma ho capito che il club è importante e ci viene chiesto di dare tutto per la squadra”.

Sommer: “L’Inter ha grande tradizione. Il Bayern Monaco…”

Sommer in azione – OneFootball

L’estate è stata turbolenta: “Quando a gennaio sono andato al Bayern Monaco non mi aspettavo di rimanere solo sei mesi, anche se sapevo che sarebbe potuto succedere qualcosa anche con il ritorno di Neuer“.

Quindi la scelta di trasferirsi all’Inter: “È una società di grande tradizione, lo stadio di San Siro è fantastico e con grandi tifosi. È molto emozionante, quando si vince c’è molto rumore. E poi all’Inter ho la possibilità di essere il portiere titolare per molti anni”.

Su Simone Inzaghi: “Ha molto carattere, con lui si lavora molto tatticamente, soprattutto a livello difensivo”.

Infine, sulle differenze fra Inter e Bayern: “La pressione è la stessa per entrambi i club. Al Bayern c’è molta organizzazione e i dipendenti sono professionali e cordiali. All’Inter si cerca di mettere a proprio agio i giocatori e le famiglie. In Italia c’è una mentalità più appassionata”.