Una mattinata turbolenta, quella di venerdì scorso per Alexis Sanchez. Il numero sette dell’Inter, tramite il suo agente Fernando Felicevich, ha provato a lasciare i nerazzurri per sposare la causa della Roma, con Edin Dzeko – già corteggiato dai milanesi due estati fa – pronto a fare il viaggio opposto.
Un’operazione audace, come l’ha definita l’ad Beppe Marotta, naufragata dopo poche ore per le divergenze di ingaggio dei due calciatori. La richiesta del cileno però, seppur implicita, è stata piuttosto chiara: ha bisogno di spazio, che all’Inter è chiuso dai suoi compagni Lautaro e Lukaku.
E quale occasione migliore per ritagliarsi questo spazio se non il match contro la Juventus? Questa sera, nella semifinale di andata di Coppa Italia in programma a San Siro, mancherà per squalifica il gigante belga e toccherà proprio a Sanchez affiancare Lautaro per scardinare la difesa bianconera.
Per il cileno sarà la terza presenza da titolare nella competizione, dopo quelle positive contro Fiorentina e Milan. Ciò che manca a Sanchez, però, è la vena realizzativa: due reti – contro Sassuolo e Torino – per la terza punta dell’Inter è un bottino troppo magro per mettere in difficoltà nelle scelte Antonio Conte. Il tecnico salentino apprezza il lavoro dell’attaccante sudamericano, bravo a dialogare con i suoi compagni di reparto, ma ora ha bisogno anche dei suoi gol, a partire da stasera.