Inter-Roma, niente contestazione a Lukaku: fischietti vietati

Niente fischietti per Lukaku - OneFootball

I tifosi dell’Inter avevano annunciato una pesante contestazione per Lukaku, ma i fischietti con i quali doveva essere fischiato il belga non potranno entrare all’interno dell’impianto. E la Curva Nord attacca.

San Siro si riempirà di 30mila fischietti per contestare Romelu Lukaku, reo di non aver scelto di tornare definitivamente all’Inter e di essersi trasferito alla Roma nel mercato estivo – dopo un flirt con la Juventus. Anzi, si sarebbe dovuto riempire. Perché allo stadio non sarà permesso entrare con l’oggetto per fischiare il belga. Questa è la decisione del questore di Milano, che secondo quanto riporta il giornalista di Sport Mediaset Marco Barzaghi avrebbe così accolto il reclamo presentato dal club giallorosso negli scorsi giorni.

In termini di regolamento i fischietti sono consentiti, ma è chiaro che se fossero stati davvero 30mila, il loro suono sarebbe stato elemento di disturbo al regolare svolgimento del gioco perché confondibili con i fischi del direttore di gara – cosa invece espressamente vietata e alla quale si potrebbe mettere un freno con annunci dello speaker durante la partita. E la Curva Nord attacca.

Inter-Roma, niente fischietti per Lukaku. La Curva Nord attacca: “La legge non è uguale per tutti”

Il duro messaggio della Curva Nord – OneFootball

La notizia ha fatto subito il giro dei social e non si è fatto attendere il commento della Curva Nord, promotrice dell’iniziativa. Sul profilo Instagram ufficiale del tifo organizzato dell’Inter, si legge: “Ennesimo abuso, fischietti vietati! 10000 a Firenze ok due anni. La legge non è uguale per tutti“.

Il riferimento è a quanto fecero i tifosi della Fiorentina nel marzo del 2022, quando si organizzarono per contestare Dusan Vlahovic, di ritorno al Franchi dopo il trasferimento alla Juventus.

Dunque, i tifosi dell’Inter dovranno trovare un altro modo per contestare Lukaku. E come si legge da più parti, la miglior arma potrebbe essere quella dell’indifferenza.