Andrea Ranocchia, difensore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa facendo le veci di Simone Inzaghi alla vigilia della gara contro il Venezia. Le sue parole.
SULLA QUALIFICAZIONE AGLI OTTAVI: “Un traguardo importante, la società teneva tanto a raggiungerlo, non siamo partiti bene ma alla lunga abbiamo messo a posto le cose. Domani torna la A e sarà una partita dura a Venezia“.
SUI MOTIVI CHE RENDONO INZAGHI UN ALLENATORE DA INTER: “Sa gestire un grande gruppo, sta andando bene e mi auguro che continueremo a migliorare sulla base dei nostri obiettivi“.
TITOLARE NELLE ULTIME DUE GARE: “Mi sono divertito tantissimo, una soddisfazione ma anche un grande divertimento. Giocare con questo gruppo mi rende felice e sono veramente contento. Abbiamo vinto, ma il passato è passato. Vogliamo vincere a Venezia“.
POSSIBILE TITOLARE ANCHE DOMANI: “Vedremo se il mister mi sceglierà ancora, io sono sempre pronto“.
SULLA SUA SVOLTA: “E’ cambiato il mio modo di affrontare la giornata, l’allenamento, il prima e il dopo, con l’età si cresce e si migliora. Al momento sto molto bene, gli allenatori che son passati mi hanno dato una grande mano: Spalletti, Conte e adesso Inzaghi. E poi il gruppo, forte e coeso, io sono uno dei tanti in un gruppo molto competitivo“.
CHIOCCIA COI GIOVANI: “Si è creato un’aura strana su di me nello spogliatoio, forse un po’ esagerato quando si parla dei più anziani come me o Handanovic o altri ancora. Nagatomo, Pazzini e altri che sono passati da qua hanno lasciato tutti qualcosa di importante”.
SU QUALCHE RAMMARICO PASSATO: “La professionalità e un modo di approcciare uno sport di squadra è sempre rimasto lo stesso. Se non ho sempre trovato continuità e perché sono state fatte altre scelte. Io voglio e spero di farmi trovare pronto il più a lungo possibile“.
INTER COMPETITIVA NONOSTANTE LE CESSIONI: “Il gruppo, il mister e la società che ha lavorato nel migliore dei modi per rimpiazzarli. Siamo sulla strada giusta per non far rimpiangere nessuno, ma è ancora lunga“.
SULLA COMPATTEZZA DEL GRUPPO: “Non c’è una bacchetta magica, nemmeno una o due sole persone, succedono tante cose e in quelle negative la maggior parte dei ragazzi ha saputo agire nel modo giusto per ribaltarle per vincere. Servono sempre uomini straordinari per fare ciò che stiamo facendo“.
SU QUALE SQUADRA TEME MAGGIORMENTE: “Difficile dirlo, incidono troppe cose, tante squadre sono equilibrate, ma ci sono le coppe, gli infortuni. Noi siamo un pochino dietro, ma ci siamo e questo e ciò che conta“.
SUL RINNOVO DI BROZOVIC: “Non ne ho idea, importante è vederlo da quattro o cinque anni a questa partita. Migliora in ogni partita, le vicende societarie non riguardano me“.
SULLA CONSAPEVOLEZZA DI POTER RIVINCERE LO SCUDETTO: “Sono sensazioni esterne, nello spogliatoio sappiamo che se lavoriamo in un determinato modo possiamo arrivare lontano. Il resto sono cose esterne rispetto a ciò che succede nel gruppo“.