Inizia l’avventura di Simone Inzaghi all’Inter. Alle 13:00, è iniziata la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico, approdato in nerazzurro dopo 5 anni alla Lazio.
“Grandissimo entusiasmo e motivazioni, so che si prospetta un lavoro importante, ma è una bellissima sfida che mi ha convinto subito. I dirigenti mi hanno dimostrato grande motivazioni nel volermi. So che i tifosi ci staranno vicini”.
“Questo cambiamento sono le motivazioni che me lo hanno dato. Ho trovato delle persone che in pochi giorni mi hanno fatto capire di volermi a tutti i costi. So che ci saranno delle difficoltà perché dobbiamo difendere il titolo, ma siamo l’Inter e faremo di tutto per restare campioni anche prossima estate. Colgo l’occasione per fare i complimento a mister Conte e alla sua squadra”.
“Di Hakimi sapevo, ma mi è stato promesso che la squadra resterà competitiva, ci sentiamo quotidianamente, sappiamo dove intervenire, puntiamo a fare un percorso in Champions migliore perché so che dal 2011 l’Inter non va agli ottavi”.
“L’ho sentito diverse volte, era deluso per l’eliminazione dall’europeo, è una garanzia e l’ha dimostrato sul campo”.
“Ci siamo sentiti prima del torneo europeo, dopo non ci ho parlato, ci contavo, è dell’Inter che è stata brava a prendere Calhanoglu che è un giocatore importante. Christian ha tutto il tempo per tornare, lo aspetto a braccia aperte”
“Vogliamo dare continuità dopo lo scudetto, abbiamo tutte le motivazioni che servono”.
“Ho scritto una lettera a proposito, sono stati 22 anni importantissimi, sono stato molto bene, ho avuto la fortuna di vincere con la Lazio sia da giocatore che da allenatore, ma era arrivato il momento di cambiare ed eccomi qua”
“Intensità, stare dentro la partita e riuscire a reagire agli episodi. La mia squadra sa vincere anche in pieno recupero”.
“Sapevamo di questa partenza di Hakimi dopo solo un anno, era il più richiesto, allo stesso tempo resteremo competitivi”.
“L’ho allenato, ho giocato con Kolarov e Handanovic. Un piacere ritrovarli, ma anche con gli altri avrò un grandissimo rapporto”.
“In questi anni ci sono state delle richieste, non lo nego, ma non ero il momento di cambiare. Lavoravamo al meglio a Roma, poi è normale che a un certo punto quel momento arriva. E non ci ho pensato troppo”.
“L’obiettivo è passare il girone, giocare ogni tre giorni sarà molto dispendioso ma ci faremo trovare pronti”.
“A Roma è stata una bella palestra, la pressione è quotidiana e mi piace, altrimenti non avrei accettato l’Inter campione d’Italia che potrebbe perdere qualche campione. Abbiamo un grande rapporto con i direttori, la stagione sarà lunga, dovremo essere bravi quando ci saranno delle difficoltà a compattarci bene”.
“Nella vita vanno fatte delle scelte, Lotito è un ottimo presidente con grandi idee, c’è stato un ciclo, ne abbiamo parlato a cena come in tutte le famiglie, mi ero preso una notte per pensarci su e mattina dopo ho avvertito questo desiderio. Ho subito informato il presidente”.
“Dobbiamo fare qualcosa in entrata, gli esterni per me sono importanti e proveremo ad agire di conseguenza”.
“Sappiamo cos’è il derby a Roma, ma anche a Milano c’è una rivalità fortissima. Il Milan ha fatto un ottimo campionato, in testa per venti giornate, sarà una sfida entusiasmante”.
“Ha caratteristiche simili, ha qualità e quantità, bravo sui piazzati. Eriksen al ritorno è stato molto importante, ma Hakan farà molto bene”.
“Ha fatto bene a Verona, cresciuto nel nostro settore e ne siamo orgogliosi. Ci puntiamo. Ivan è in quarantena al momento, ma lo aspetto a braccia aperte e può fare molto bene nel nostro sistema”.
“Normale che in società stiamo vedendo come migliorare la rosa, valuteremo a tempo debito con lo staff”.
“Faccio i complimenti a Roberto, sapevo avrebbe potuto far bene. Aspettiamo la finale e incrociamo le dita”.
“Ho stima in lui e lo sa, è intelligente, ho parlato con lui, dovremo essere bravi a farlo allenare bene. Secondo me sarà una grande risorsa dell’Inter”.
Finisce qui la conferenza stampa di presentazione di Simone Inzaghi, nuovo allenatore dell’Inter.