Inter, Perisic e Eriksen: così Conte ha lanciato l’Inter
Storie di calcio, di racconti che si ribaltano inaspettatamente e il finale che magicamente diventa diverso da quello dai più immaginato. E’ un pò la storia di Ivan Perisic e Christian Eriksen con la maglia dell’Inter.
Perisic e Eriksen
Il croato e il danese che pochi mesi fa sembravano ai margini del progetto tecnico interista. Ivan Perisic in prestito al Bayern Monaco, a vincere tutto quello che un calciatore può sognare di vincere con una squadra d club. L’arrivo di Christian Eriksen a Milano, accolto dall’entusiasmo generale e per un anno, praticamente mai, supportato e giustificato dai fatti. Il rientro di Perisic in nerazzurro in estate, doveva essere solo di passaggio, alla ricerca di lidi più consoni alla sua anarchia tattica. Antonio Conte, invece ci ha lavorato su, con difficoltà naturalmente, ma con l’aiuto determinante del croato è riuscito a cucirgli addosso un abito strepitoso: quinto di sinistra con compiti sia difesivi che offensivi. Non è stato facile, certo, ma nella ultime prestazioni il Perisic esterno a tutta fascia sembra essere definitivamente sbocciato. Proprio nel periodo cruciale della stagione, il croato tra Lazio e Milan ha sfornato due prestazioni di altissimo livello che hanno permesso all’Inter, con relativa facilità, di battere biancocelesti e rossoneri.
Christian Eriksen, invece, sembrava davvero una scommessa persa. Un pesce fuor d’acqua, la nota stonata in uno spartito che doveva suonare all’unisono. Il danese non più di un mese fa veniva pubblicamente ritenuto dall’amministratore delegato interista Giuseppe Marotta: “Non funzionale al progetto”. Sono le storie che cambiano, lo dicevamo all’inizio, il vento che comincia a soffiare in un’altra direzione. I problemi a livello societario nerazzurri, paradossalmente hanno aiutato. Il blocco del mercato voluto da Suning sia in entrata che in uscita ha fatto sì che Eriksen rimanesse un giocatore dell’Inter. E da giocatore interista il primo segnale di rinascita è arrivato proprio nel derby, di Coppa Italia. Un gol su punizione, una pennellata d’autore che lo ha aiutato anche a livello mentale a riacquisire autostima e voglia di decidere. Antonio Conte ha poi dimostrato di non aver preclusione verso nessuno, rimettendo, o forse mettendo per la prima volta, Christian Eriksen al centro del villaggio. Il danese ha risposto presente nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa. Lazio e Milan anche in questo caso ne sono testimoni.
La classe, la corsa, la visione e la pausa di cui l’Inter aveva bisogno per spiccare, forse, definitivamente il volo.