Inter, parole Thuram: “Ho tanta fame di vincere, su Lautaro…”
Parole Thuram – L’attaccante dell’Inter ha rilasciato un’intervista, parlando delle proprie caratteristiche in campo e delle abitudini di vita, soffermandosi poi sul compagno di reparto, Lautaro Martinez.
Alla sua prima stagione con la maglia dell’Inter, Marcus Thuram ha già da tempo conquistato il cuore dei tifosi nerazzurri a suon di gol, assist e grandi sorrisi dispensati. In 23 gare di campionato, il figlio d’arte ha realizzato ben 9 reti e 10 passaggi vincenti che hanno portato i suoi compagni a segnare. In un’intervista rilasciata ai taccuini del Corriere della Sera, il classe ’97 ha parlato delle proprie caratteristiche nel rettangolo verde, ma anche delle abitudini di vita: “Sono sempre allegro, da quando ero piccolo. Felice della vita, di tutto. E ancora di più in campo, coi miei compagni, a fare quello che amo di più. Voglio sempre avere il sorriso. È vero che a volte non tutto va come vorrei, ma penso che la cosa più importante sia migliorarsi e lavorare, sempre col sorriso. Perché ci sono tante cose gravi nella vita. Però quando ero piccolo la gente non capiva e non apprezzava sempre il mio modo di essere“.
“Non a tutti piaceva questa mia allegria e si facevano sempre paragoni con mio padre. Crescere con lui è stato bellissimo, ma non è stato un vantaggio. Dopo lo sgambetto a Pavard la mia fidanzata ha scritto sui social che non avete visto niente? Tutti hanno detto che è la mia fidanzata, ma è mia cugina, che mi conosce benissimo. Dormo tanto, sulle 14 ore al giorno. Ma dopo le partite faccio più fatica, soprattutto quando vinciamo“.
Inter, parole Thuram: “Qui amiamo veramente giocare insieme”
Marcus Thuram continua l’intervista, soffermandosi sul compagno nonché capitano dell’Inter, Lautaro Martinez: “Tutti i giorni mi fa pesare la finale del Mondiale in Qatar. Ogni tanto dovrei essere ‘cattivo’ come lui? No, forse è Lautaro che dovrebbe sorridere un po’ di più!. Ci sono tanti caratteri diversi e c’è bisogno di tutti per fare una grande squadra. All’Inter amiamo veramente giocare assieme, siamo un gruppo molto unito. Sono arrivato a luglio, ma mi sembra di essere qui da tanti anni. Quando sono arrivato all’Inter non ho sentito quello che diceva la gente. Sono arrivato per aiutare la squadra, avevo parlato con Piero Ausilio già due anni fa, poi l’infortunio mi ha bloccato. Contava solo quello che pensavano lui e il mister su di me: ho lavorato, ho ascoltato tanto anche i compagni e sono contento di quello che sto facendo. Ho tanta, tanta fame di vincere. Altrimenti non sarei qua all’Inter. Voglio vincere tutto quello che c’è da vincere e aiutare la squadra“.
“Qui in Italia ho imparato tantissimo e spero di imparare ancora tanto: posso crescere dappertutto, nel dribbling, nella corsa, nella difesa, nel tiro. Mi fermo spesso dopo l’allenamento a fare del lavoro extra, sul campo e con i video. Sono migliorato molto nel posizionamento senza palla, perché qui in Italia si lavora tanto tatticamente e si impara che un movimento può aiutare un compagno. Sto diventando un po’ più cattivo in area e sto provando ad attaccare la porta diversamente“.