Inter, obiettivi ridimensionati e nuove manovre di mercato. Anche Zhang deve invertire la rotta
Dalla rimonta scudetto al mantenere un posto utile alla qualificazione alla prossima Champions League. Gli obiettivi dell’Inter nel giro di un mese si sono ridimensionati, non basta vincere la Supercoppa Italiana e puntare alla Coppa Italia. Non basta per i tifosi, non basta alla Società che, nonostante le esigue disponibilità economiche da investire sul mercato, puntava al tricolore. La Champions League, con il passaggio del turno contro il Porto, potrebbe essere una mano d’aiuto per le casse nerazzurre, ma anche un obiettivo concreto per Simone Inzaghi.
L’Inter non riesce a ragionare da grande squadra. Rispetto allo scorso anno l’involuzione è significativa, sia dal punto di vista del ioco che dei risultati. Simone Inzaghi “ingessato” dal 3-5-2, dal quale non riesce a vedere un diverso assetto tattico anche nelle situazioni particolari come lunedì scorso a Empoli. Le vicende di mercato, che influiscono sullo spogliatoio, non danno di certo una mano all’Inter che si trova adesso a dover rivedere i piani e salvare il salvabile.
Tredici punti di distanza dalla capolista Napoli sono tanti, nonostante siamo al giro di boa e ci sono davanti ancora 19 partite. L’unica ancora di salvataggio per l’Inter sarebbe vincerle tutte e tra due-tre mesi guardare la classifica. Oggi la stagione passa da Cremona, dove la formazione di Simone Inzaghi deve assolutamente reagire dopo l’inaspettato ko di San Siro contro l’Empoli. Novità di formazione: Asllani dal 1′ al posto di Barella, Dumfries a destra e possibile chance per Gosens a sinistra. In difesa ballottaggio Darmian-D’Ambrosio per rimpiazzare lo squalificato Skriniar. De Vrij dovrebbe partire dalla panchina. In attacco Dzeko-Lautaro, Lukaku lo vedremo a gara in corso?
Proprio dal belga partiamo con le valutazioni di mercato: deve ritrovare la forma e i gol per guadagnarsi la conferma, altrimenti tornerà al Chelsea. Forse il suo arrivo in estate non ha fatto bene allo spogliatoio (ritorno e ingaggio top). L’altro in uscita sarà Joaquin Correa in estate: flop assoluto, pupillo di Simone Inzaghi. Difficilmente andrà via in questi ultimi giorni di mercato (Siviglia chiama). Gagliardini sembra intenzionato a lasciare l’Inter a parametro zero, nonostante il pressing del Notthingam Forest già a gennaio. Handanovic anche saluterà la Pinetina a fine stagione.
Come lo farà anche Milan Skriniar, il quale ha l’accordo da tempo con il PSG che non dovrebe rilanciare per portarlo a Parigi già a gennaio. Salvo novità delle ultime ore. Sullo slovacco un club di Premier League (Newcastle?) pronto a offrire di più dei parigini. Asta in cui l’Inter farà solo da spettatrice con il difensore che lascerà Appiano Gentile a suon di milioni. Marotta spera che arrivi l’offerta del PSG vicina ai 20 milioni per fare cassa subito.
La novità di questi giorni, raccontata mercoledì riguarda il futuro di Marcelo Brozovic. Il croato non gioca dal 18 settembre, ai Mondiali sempre in campo, rientrato alla Pinetina e nuovamente ai box. L’Inter valuta la cessione a giugno, il rischio è di avere un altro separato in casa. 30 anni e valutazione di 30 milioni di euro, con i nerazzurri e Simone Inzaghi obbligati, a questo punto, a lanciare e credere in Kristjan Asllani, arrivato peraltro in estate proprio come vice Brozovic. Manovra intelliente della dirigenza, che proverà a valorizzare un giovane sul quale tutti credono. C’è anche l’altro giovanissimo Fabbian, ma difficilmente tornerà alla Pinetina in estate per rimanerci.
Di certo l’Inter dovrà lavorare per trovare un centrocampista al posto del partente Gagliardini. Poi c’è Denzel Dumfries, il quale sarà sicuramente messo in vendita in estate per fare cassa. Così l’Inter prepara un tesoretto da 60/70 milioni, oltre ai vari riscatti dei giocatori in prestito come Pinamonti, Lazaro ecc. con il quale la dirigenza potrà fare mercato.
L’Inter andrà a risparmiare, dunque, ingaggi importanti come quello di Handanovic, Skriniar, Brozovic, Gagliardini, Correa, eventualmente Dumfries e Lukaku. Circa una trentina di milioni dagli stipendi e 60/70 dalle cessioni dei cartellini. Sempre che Steven Zhang capisca che si vince rinforzando la squadra, non cedendo pezzi pregiati per poi chiedere a Marotta e Ausilio di fare i miracoli.
Sui futuribili i nomi e le ipotesi sono innumerevoli. In difesa si parla di Smalling e Scalvini, a centrocampo si fanno i nomi di Pereyra con Frattesi che sta per tornare di moda, in attacco addirittura si è parlato di Roberto Firmino, ma non è in target Inter sia per un discorso di ingaggio che per la tenuta fisica, mentre rimane in piedi la pista Marcus Thuram sul quale c’è la forte concorrenza del Bayern Monaco. Infine ci sarà da scegliere un vice Onana. Obiettivo salvare la stagione, per Simone Inzaghi vuol dire anche salvare la panchina. Poi si parlerà di mercato.