Inter-Napoli, le parole di Conte: “Loro i più forti, ma non alzeremo bandiera bianca”
L’allenatore del Napoli Antonio Conte è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla sfida contro l’Inter a San Siro e valevole per la 12ª giornata di campionato.
Reagire dopo la sconfitta contro l’Atalanta e proteggere il primo posto e allontanare le rivali. Questo l’obiettivo del Napoli, che domenica sera affronta i nerazzurri nello scontro ad alta quota che potrebbe valere molto nella lotta allo Scudetto. I partenopei sono primi in classifica a 25 punti, una lunghezza in più rispetto alla formazione di Simone Inzaghi. Le parole di Conte a 48 ore dal big match del Meazza contro i Campioni d’Italia in carica.
Inter-Napoli, le parole di Conte prima del big match Scudetto: “In nerazzurro un biennio felice. Loro i più forti, ma non faremo da sparring partner e andremo a giocarcela. Lukaku? Serve migliorare di squadra”
“Sicuramente fa sempre effetto tornare dove si è lavorato e dove lo si è fatto duramente. Sicuramente è un carico di emozioni perché torni indietro nel tempo e quindi è inevitabile che alla mente ti tornano tante situazioni ed episodi. Sicuramente è un bell’effetto tornare dove ho lavorato. Sono stati due anni felici, dove al primo anno abbiamo fatto secondi e perso una finale di Europa League e nel secondo abbiamo vinto lo Scudetto. Sicruamente è stata una bella esperienza e che porto dentro di me, come tutte le esperienze passate mie e che ho avuto“.
“Inanzitutto le parole del Presidente non le ho lette, ma qualunque cosa abbia detto io penso che un allenatore non debba mai commentare quello che dice il Presidente. Dobbiamo ascoltare e andare avanti. Non ho da fare nessun commento, ho visto il Presidente la scorsa settimana e non mi ha detto nulla di diverso. Sono sue considerazioni, e non commnterò mai le sue parole. Lui è a capo di tutto ed esprime il suo pensiero, e io non sono tenuto a dare commenti“.
“Domenica sono in palio tre punti importanti. Per loro e per noi. Inevitabile che andiamo ad affrontare una squadra che attualmente e per quello che ha dimostrato in questi ultimi anni è la squadra più forte. Hanno lavorato benissimo e oggi sicuramente sono in una posizione più alta rispetto alle altre rivali.
In questo va dato merito a loro e hanno fatto un grande lavoro, sono cresciuti tutti in maniera esponenziale. Noi dobbiamo giocare la partita, e sicuramente non andremo a San Siro a sventolare bandiera bianca prima di iniziare. Andiamo convinti di giocare le nostre carte. Abbiamo preparato la partita con ambizione di giocarcela, sarà un test importante perché ci misureremo con la migliore del campionato e sarà importante per noi per capire che progressi abbiamo fatto. L’obiettivo è quello di rimanere in testa alla fine della partita“.
“In ogni conferenza c’è sempre la domanda su Lukaku. Sta diventando un po’ noioso….parliamo della squadra. La squadra deve crescere e quindi anche lui. Ma non si deve parlare del singolo, i valori della squadra spostano le partite. Poi i singoli possono essere esaltati, ma serve il connubbio di queste cose. Ma è inutile parlare di uno, è la squadra che deve crescere e continuare a lavorare e a migliorare“.
“La qualità e il valore di Lobotka lo conosciamo tutti. Noi però dobbiamo essere bravi nel cercare di sopperire ad un’assenza o a più assenze. Penso che in queste partite Gilmour abbia fatto molto bene, non mi sentirete lamentarmi che manca qualcuno. Noi abbiamo una rosa per cercare di sopperire ai problemi. Lobotka non si è allenato e solo a metà settimana ha ripreso con noi, dobbiamo gestirlo però sta bene e ha recuperato ed è a disposizione. Poi dovrò valutare se potrà partire dall’inizio o a partita in corso“.
“Questa è stata una settimana normale. Normale di lavoro e non solo dal punto di vista tattico e fisico, ma anche coi video. Noi analizziamo le partite dopo aver vinto, ancora di più dopo aver perso. Ovviamente dobbiamo analizzare e capire il perchè abbiamo avuto questo inciampo e quanto hanno inciso quelle situazioni dove dobbiamo migliorare. Abbiamo lavorato, i ragazzi hanno sempre spirito per volersi migliorare perché è così che cresci in allenamento e in partita“.
“Noi dobbiamo giocare la partita. Dobbiamo farla, poi è chiaro che se dobbiamo andare a San Siro a fare da Sparring Parner e metterti con i guantoni ad aspettare che ti arrivino i cazzotti, non è quello che vogliamo fare. La nostra idea è quella di andarci a misurare con i nostri reali valori e cercare di fare la parita e fare quello che abbiamo preparato. Perché penso che questo aldilà del risultato, penso che questo sia la cosa migliore per il nostro percorso di crescita“.
“Su tutto c’è da migliorare. Noi lavoriamo su tutto ogni singolo giorno e lavoriamo su tutti gli aspetti della partita. Migliorare da primi in classifica vuol dire cercare l’eccellenza e quindi continuamo a lavorare“.
“La partita è determinante per tante cose. Ci sono sei squadre in pochi punti e può valere per lo Scudetto, per la Champions o per l’Europa. Questo ti fa capire la difficoltà del campionato“.
“Contro l’Atalanta alla fine la partita è stata equilibrata. A livello razionale la partita è stata in equilibrio, loro sono stati cinici a sfruttare le occasioni. Mi aspetto contro l’Inter di giocarcela e di essere pià precisi in fase offensiva e di essere più forti nei duelli“.