Inter-Napoli: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV
Introduzione, probabili formazioni e come vedere in TV la sfida tra Napoli e Inter, in programma stasera alle ore 20:45 allo stadio San Siro. Tutto su Calcio in Pillole.
Inter-Napoli: introduzione, probabili formazioni e dove vederla in TV
Al via la seconda parte di stagione, definita dai più un campionato a sé. In quel di San Siro è subito sfida scudetto tra Napoli e Inter, con la possibilità paventata dai nerazzurri di riaprire un campionato che, invece, gli azzurri rischiano di ‘ammazzare’ precocemente. I precedenti al Meazza tra le due compagini sorridono ai milanesi: nelle 76 sfide tra Inter e Napoli a Milano, i lombardi hanno avuto la meglio in 50 occasioni, soltanto 9 le vittorie napoletane, 17 i pareggi. L’ultimo incontro ha visto le squadre pareggiare per 1-1 al Maradona, con il Napoli che fallì una possibilità concreta di avvicinarsi alla vetta. L’ultimo precedente a San Siro, invece, è stata una vittoria nerazzurra per 3-2.
Napoli da record
Riflettori puntati sugli azzurri, chiamati a riprendere – e confermare – un rullino impressionante. Il Napoli si presenterà a San Siro fregiandosi di una imbattibilità divenuta esclusiva dopo il crollo parigino di Capodanno. Da prima della classe (41 punti e ben 8 di distacco sul Milan, media di 2,73 a partita), la squadra di Spalletti guarda le contendenti dall’alto anche nel dato dei gol fatti: ben 37 (2,47 a partita). Ottima anche la statistica difensiva, che vede i partenopei piazzarsi come terza miglior difesa con 12 reti subite (0,80 a partita), e con la migliore differenza reti di tutta la Serie A (+25). Il Napoli è una squadra che fa del dominio di gioco e campo una prerogativa identitaria, difatti è la prima squadra del campionato per possesso palla (32′ 53” e 58,4% di possesso medio), e per tiri effettuati (272). Per segnalare l’ultimo passo falso azzurro in campionato bisogna tornare al 31 agosto, data del deludente pareggio casalingo contro il Lecce. Da quel momento il Napoli ha saputo soltanto vincere, sia in Italia che in Europa, patendo una sola (ininfluente) sconfitta a Liverpool. Inoltre il rendimento in trasferta dei campani è più che ottimale: i napoletani hanno raccolto 19 punti lontano dal Maradona.
Si è scritto e detto molto (troppo?) sui possibili effetti nefasti di una tale sosta sulla continuità degli azzurri. Gli uomini di Spalletti, però, cominciavano ad evidenziare qualche segno di un comprensibile affanno. Le due reti casalinghe subìte dall’Udinese, nei minuti finali, potrebbero costituirne evidente dimostrazione (nelle quattro sfide precedenti in A il Napoli aveva subìto un solo gol, dall’Atalanta). Il Napoli potrebbe, dunque, addirittura beneficiare di una pausa tanto lunga. A chiarire (e fugare) ogni dubbio, sarà il campo di San Siro questa sera.
Inter imprevedibile
‘Pazza Inter’ recita il vecchio inno, affermazione quanto mai contigua con la realtà di questo primo scorcio di campionato. La squadra di Inzaghi, ben lontana dalla ferrea continuità di Contiana memoria (ed anche dai suoi fasti, con 30 punti – 2,00 a partita – che le valgono il quinto posto), non offre alcuna garanzia di lettura per Spalletti. In quel di Castelvolturno non potranno affidarsi, dunque, ad una identità e percorso solido e riconoscibile dell’avversario. Seppur capace di raccogliere soltanto tre punti in tutti gli scontri diretti di campionato, l’Inter è riuscita tuttavia a strapparne 4 nella doppia sfida Champions contro il Barcellona (con un ritorno al Camp Nou davvero ‘thriller’). Dunque, non soltanto i milanesi dovranno prestare attenzione al Napoli. Anche ‘la pazza Inter’ gode di una imprevedibilità – e di una rosa, certo – di tutto rispetto, garante di una pericolosità offensiva costante e che ha permesso ai meneghini di effettuare 236 tiri totali (terzo posto in Serie A per la statistica di riferimento). I lombardi sono, infatti, in netta crescita, capaci di collezionare cinque successi nelle ultime sei partite (e di siglare ben 18 gol in altrettante sfide). Una serie interrotta dalla sconfitta dello Stadium, ma nel quale si inserisce anche il primo successo contro una big, nella vittoriosa trasferta bergamasca. In casa offrono il migliore rendimento, con 18 punti raccolti tra le mura amiche.
I nerazzurri fanno i conti con una compattezza latente, a cui Inzaghi tenta di offrire rimedio – senza particolari successi – da inizio campionato. Se il reparto offensivo, infatti, si registra proficuo a tal punto da piazzare i milanesi al secondo posto per gol fatti, con 34 marcature (2,27 a partita, dietro soltanto al Napoli, appunto); la difesa si rileva come la peggiore delle prime dieci del campionato, con ben 22 reti subite (1,47 per match).
Gli ex di Inter-Napoli
La sfida tra le formazioni di Napoli e Inter sarà l’occasione di (ri)calpestare un prato amico per Politano e Juan Jesus. Mentre il primo è stato protagonista del ritorno nerazzurro nell’Europa che conta, il brasiliano non ha, probabilmente, raccolto quanto sperato nella sua esperienza milanese. Ma l’ex di lusso è sicuramente Luciano Spalletti. Il tecnico toscano, sulla panchina interista dal 2017 al 2019, è stato primo fautore del ritorno del club ai livelli più consoni.
Probabili formazioni
L’Inter dovrà fare a meno di Brozovic, alle prese con una distrazione muscolare. Dzeko pare in leggero vantaggio su Laureato. L’argentino è appena tornato dalle fatiche mondiali, ma non ha convinto nemmeno in Qatar.
Inter: Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Lukaku. Allenatore: Simone Inzaghi.
Il Napoli dovrebbe schierare dal primo minuto Olivera, nel tentativo di contrastare la fisicità degli avversari. Rrahmani è recuperato, ma probabilmente Spalletti non lo rischierà subito in una partita tanto importante. Il kosovaro, difatti, manca dai campi da ottobre.
Napoli: Meret; Di Lorenzo, Kim Min-Jae, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Luciano Spalletti.
Il match sarà visibile in esclusiva su DAZN tramite app o sito ufficiale, con telecronaca di Pierluigi Pardo e Massimo Ambrosini.