Inter-Milan, le parole di Conceiçao: “Dovremo andare oltre le difficoltà”
L’allenatore del Milan Sergio Conceiçao è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Inter, in programma domani alle 20:00 a Riyad e valido per la finale di Supercoppa Italiana.
Seconda partita da allenatore del Milan e che può già valere un trofeo. Dopo aver superato la Juventus in semifinale, Sergio Conceiçao punta alla storia e alla vittoria nella Supercoppa Italiana in un altro match per nulla banale come il Derby contro l’Inter. I rossoneri vogliono prendere una coppa che manca nel palmares dal 2017, e replicare il successo contro i rivali nerazzurri dopo la vittoria nel Derby di campionato di settembre.
Inter-Milan, le parole di Conceiçao alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana: “Abbiamo un giorno in meno di riposo e qualche infortunato. Ma a volte nelle difficoltà nascono le cose migliori. Ci manca un passo al trofeo”
“Spero che la squadra stia meglio di me cche non sto benssimo. Stiamo preparando questa partita e questa finale. L’Inter è una squadra forte ed è abituata a vincere in questi ultimi anni e hanno tanti giocatori che giocano assieme da tanto tempo. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, è vero che tutto è difficile ma in mezzo alle difficoltà bisogna essere uomini e prenderci le nostre responsabilità. Avremo un giorno di riposo in meno e abbiamo 4-5 giocatori che non sono al top della forma. Comunque questa è la realtà, ma non sono scuse e non parlerò di questo alla fine della patrita in qualunque modo finisca“.
“Io ho rispetto per tutte le squadre dove ho gicoato da giocatore. Ho il sentimento uguale per tutti, ma la cosa importante ora sono per i miei giocatori al Milan. Ho voglia di preparare bene le cose e voglio che loro sappiano cosa devono fare per battere una squadra forte come l’Inter, questo è quello che abbiamo in testa. Serve avere convinzione, voglia e fame di vincere. Manca un passo per vincere il trofeo e speriamo che vada bene, anche se abbiamo delle difficoltà ma la vita è così. A volte nelle difficoltà nascono delle belle cose“.
“Sicuramente un allenatore come Eriksson ci ha segnati tutti. Aveva una relazione fantastica con i giocatori, no l’ho mai visto arrabbiato. Ce l’avrò sempre nel cuore. Ma ho avuto tanti allenatori italiani bravi come Sacchi e Malesani. L’Italia è stata la mia seconda casa da calciatore e ora è un piacere essere tornato essendo l’allenatore di una squadra storica come il Milan“.
“Abbiamo l’allenamento questo pomeriggio e valutiamo Leao. Sicuramente non ha i 90 minuti e devo gestirlo. Ma prima di tutto devo capire se è disponibile o meno e poi dopo capire se gioca o no. Lo capiremo questo pomeriggio dopo l’allenamento. Domani vedrete“.
“La fortuna non arriva se non lavori al massimo. Dopo ci vuole anche quello, ma quella viene dopo la sieretà e la voglia di fare. Se no puoi avere tutta la fede al massimo, ma per vincere devi fare. E noi dobbiamo avere voglia, fame, organizzazione e dopo anche un po’ di fortuna ci sta anche“.
“Sicuramente stringerò la mano ad Inzaghi. Quello di Porto-Inter è stato un episodio di campo e non è successo nulla e non c’è stata mancanza di rispetto. Sarà mio amico prima e dopo la partita, e durante la partita sarà un mio avversario. Lui è un mio amico e gli voglio bene“.