Inter-Milan, le chiavi del Derby: duelli a centrocampo e le fasce

Inter-Milan, le chiavi del Derby: duelli a centrocampo e le fasce

(Photo by Marco Luzzani, Onefootball.com)

Oggi è finalmente tempo del Derby di Milano. Inter e Milan si sfidano alle 18:00 allo Stadio Giuseppe Meazza nel big match della quarta giornata di campionato.

Inter Milan
(Photo by Marco Luzzani, Onefootball.com)

Inter-Milan, le chiavi tattiche del Derby: la supremazia parte a centrocampo. I nerazzurri dovranno tamponare non più solo a sinistra

Uno scontro che arriva presto in stagione e che può essere non considerato decisivo per lo sviluppo dell’annata, ma che sicuramente darà indicazioni importanti ad entrambe le squadre che si troveranno di fronte un avversario dalla grande forza.

L’Inter e il Milan arrivano a questo Derby nel miglior modo possibile. Le due milanesi infatti sono le uniche due squadre a punteggio pieno finora 3 giornate, 3 vittorie e 9 punti e una vetta della classifica solitaria e condivisa.

In attesa di capire se i nerazzurri o i rossoneri prenderanno il largo e daranno il via ad una prima fuga stagionale, cerchiamo di analizzare il Derby attraverso le principali chiave tattiche della sfida.

Una premessa importante e che aggiunge sale alla partita è che sia l’Inter che il Milan lottano e sognano un obiettivo comune che si chiama Scudetto. La seconda stella sul petto è il desiderio proibito sia di Mister Inzaghi che di Mister Pioli e il match odierno come detto può rappresentare già un importante cartina tornasole.

Partiamo dall’Inter. I nerazzurri hanno cambiato parecchio in fase di mercato estivo. Ci sono stati addii importanti come quelli di Onana, Brozovic, Skriniar, Lukaku e Dzeko a cui la società ha provato a riimediare integrando innesti più futuribili senza però dimenticare l’esperienza.

Inter, tanti addi ma le certezze sono rimaste: la consapevolezza tattica e la maturità nel gioco sono i punti di forza

Paradossalmente però la squadra di Simone Inzaghi nel suo 11 base non è cambiata troppo dalla squadra che ha condotto la scorsa annata e che si è spinta soprattutto fino alla Finale di Champions League. Gli unici due nuovi ingressi sono stati giocoforza quello del nuovo portiere Yann Sommer e del nuovo attaccante Marcus Thuram, con il francese che è stato a chiamato a raccogliere l’eredità di Dzeko e Lukaku.

Gli acquisti di peso dell’estate al momento devono ancora ingranarsi nel gruppo come ad esempio Pavard, Frattesi, Carlos Augusto, Arnautovic e Klaassen. Quindi l’Inter che il Milan si ritroverà di fronte sarà per 9/11 quella che hanno affrontato nelle recenti sfide.

E l’Inter del Derby si presenta con la solita pelle. Al terzo anno della gestione Inzaghi, i nerazurri hanno ormai raggiunto una consapevolezza tattica e di meccanismi di gioco quasi mnemonica. L’Inter ormai gestisce tutti i crismi del 3-5-2 e la squadra di Pioli si troverà di fronte una squadra consapevole tecnicamente e come modo di stare in campo.

Le prime tre partite dell’Inter in campionato hanno mostrato una squadra dall’anima propositiva ed offensiva, che lavora sul continuo dominip deò possesso palla, si muove molto e crea tantissimo fin dalla difesa, con Alessandro Bastoni primo creatore di gioco.

Il centrocampo dinamico dei nerazzurri ha ormai certificato la centralità di Hakan Calhanoglu come regista davanti alla difesa ma anche come tuttocampista totale. L’intelligenza tattica di Mkhitaryan e il dinamismo elettrico di Barella rappresentano un pericolo per il Milan, che sarà messo sotto stress dal movimento continuo della mediana di Inzaghi.

Una della armi dell’Inter sono ovviamente le fasce. I due esterni titolari Dimarco e Dumfries sono partiti alla grande con l’esterno italiano che ha già confezionato due assist mentre l’olandese si è reso protagonista di 1 rete e 1 assist. La partita di oggi contro gli avanti rossoneri sarà però più complicata e dovrà vedere i due quinti più accorti per fermare le avanzate a sinistra del duo Theo Hernandez/Leao e di Pulisic a destra.

Lautaro Martinez e Marcus Thuram saranno la coppia d’attacco che guiderà l’Inter. La punta argentina e numero 10 e attuale capocannoniere del campionato con 5 gol sarà il pericolo numero 1 per la difesa del Milan: il suo cinismo e la sua capacità di smarcarsi nelle zone decisive dell’area dovranno allertare i rossoneri (a cui mancheranno Tomori per squalifica e Kalulu per infortunio). Il francese appena arrivato ha subito saputo trovarsi con il nuovo compagno e il suo mix di potenza e tecnica e la tendenza a venire incontro a raccordare col centrocampo uniscono punti temibili all’attacco interista.

Inter Milan
(Photo by FILIPPO MONTEFORTE, Onefootball.com)

L’Inter ha delle armi importanti, ma la squadra di Inzaghi si troverà di fronte un Milan totalmente rinnovato dal mercato, profondamente diverso dagli ultimi Derby e che ha compiuto upgrade enormi in quelle parti della rosa che nella passata stagione si erano mostrate delle lacune.

Milan, un centrocampo rinnovato e l’upgrade in attacco

L’unica cosa che è rimasta come è della squadra di Stefano Pioli (che ha ormai virato in toto al 4-3-3 abbandonando il 4-2-3-1) è la difesa. Il blocco Maignan, Theo Hernandez, Tomori (oggi non ci sarà e al suo posto giocherà Kjaer), Thiaw e Calabria è l’unica certezza.

Per quanto i rossoneri siano diventati nel gioco ancora più imprevedibili e avvolgenti, con i due terzini liberi di osare. Il francese è il solito pericolo per spinta e velocità ma anche per libertà di andare in mezzo al campo e confondere i sistemi avversari. La novità tattica di Calabria come regista difensivo potrebbe poi scombinare l’organizzato metodo di pressing dell’Inter.

Una delle chiavi del Derby sarà in mezzo. Detto della chimica della mediana dell’Inter, il Milan si presenta alla Stracittadina con un reparto rinnovato. Ruben Loftus Cheek e Tijani Reijnders sono i nomi nuovi che hanno aggiunto quello che mancava e che si è perso con l’addio di Tonali.

Un mix potente di fisico, tecnica e geometrie che rendono il reparto completo (assieme a un Krunic riadattato mediano). I due nuovi acquisti hanno inserimento e intelligenza palla tra i piedi e non è da escludere che Pioli voglia puntare a continui duelli individuali con il trio interista per avere la supremazia in mezzo al campo.

Chiudiamo con l’attacco del Milan. I rossoneri sono il miglior attacco del campionato con l’Inter (entrambe ad 8 gol segnati) e il gioco altamente offensivo e verticale di Pioli ne ha amplificato le caratteristiche. Le certezze sono rimaste con Giroud che in questo scorcio di campionato si è confermato un finalizzatore letale con 4 gol in 3 match. La certezza è soprattutto Leao, leader tecnico del Milan e “schema umano” per i rossoneri a sinistra, dove con Theo Hernandez crea una fascia che unisce rapidità e talento e su cui l’Inter sarà messa in continua pressione sulla sua parte difensiva destra.

L’upgrade come detto è rappresentato soprattutto da Christian Pulisic. Finalmente il Milan dopo stagioni con giocatori altalenanti  come Brahim Diaz, Saelemaekers e Messian ha un’ala destra davvero performante e pericolosa.

L’ex Chelsea è già piombato con violenza sulla Serie A mettendoci prestanza fisica, associazione con i compagni, velocità nello stretto e in campo aperto e fiuto del gol (2 gol in 3 partite). Il duello con la corsia mancina avversaria Bastoni-Dimarco potrebbe risultare decisivo per decidere le sorti del Derby, con il Milan che ora (e non è una buona notizia per l’Inter) possono attaccare con decisione non più da un solo lato forte.