Inter, Marotta: “Alla Juve anni bellissimi, CR7? In parte non ero d’accordo”
Inter Marotta – L’amministratore delegato del club nerazzurro ha rilasciato nelle scorse ore un’interessante intervista ai microfoni di DAZN, in cui ha parlato di alcuni aspetti della sua carriera. Il dirigente si è focalizzato principalmente sulla preziosa esperienza alla Juventus, che è risultata essere molto importante nella sua crescita professionale.
L’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di DAZN, in cui ha parlato di alcuni importanti momenti della sua carriera. Il dirigente italiano ha parlato di quanto sia risultata importante la sua parentesi professionale alla Juventus, che gli ha consentito di crescere e maturare molto a livello professionale. Inoltre ha rivelato che non era in parte d’accordo sull’operazione che ha portato CR7 in bianconero, ma non per motivi tecnici. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.
Inter, le dichiarazioni di Marotta a DAZN sul suo passato in bianconero
Gli anni alla Juventus e l’operazione Ronaldo
“Sono passati tanti anni, ogni tanto ci torno per simpatia. In ogni caso sono molto grato per quell’esperienza, sono stati anni bellissimi. Quando poi il club ha vuole cambiare strategia il manager deve fare un passo indietro e io l’ho fatto. Credo che sia giusto rispettare la volontà della società. L’operazione che ha portato Ronaldo alla Juve? In parte non mi trovava d’accordo, ma non per questioni tecniche, da quel punto di vista il calciatore non l’ho discusso, ma dal punto di vista economico si trattava di un’operazione molto impegnativa”.
La crescita professionale e l’Inter
“Tutte le esperienze che ho fatto sono state importanti nella mia carriera ed anche quella alla Juve lo è stato. Li ho imparato la cultura della vittoria, vale a dire perseguire ogni dettaglio e curare ogni pjccolo problema. L’Inter? Oggi abbiamo una mentalità vincente, che ci siamo costruiti con la finale di Champions, nonostante la sconfitta. Ci siamo resi conto che potevamo migliorare ancora”.