Inter, Lukaku si racconta: “Questo club vale tutto per me. Spero di rimanere tanto”
L’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku ha rilasciato una lunga intervista in esclusiva a Sky Sport, in merito alla sua seconda avventura nerazzurra (per ora molto sfortunata) e sulla sua voglia di riscatto e di vincere con la maglia dell’Inter. Di seguito tutte le sue dichiarazioni.
Inter, Lukaku si apre su squadra, società, tifosi, ambizioni e futuro. Tutte le dichiarazioni di Big Rom nell’intervista a Sky
“Ora sto bene, Ho fatto un ottimo lavoro col mister e coi preparatori. La squadra sta bene, abbiamo tanta voglia e anche io ne ho. Dobbiamo continuare a lavorare e prepararci bene per la partita contro il Napoli e per il resto della stagione. C’è tanta soddisfazione, sono veramente contento di essere tornato qua. Ma non voglio tanto parlare, voglio fare i fatti. Sto lavorando forte con i preparatori e con compagni e allenatore. Adesso devo rispondere in campo“.
“Qualche giorno dopo la partita di Nations League contro l’Olanda, ho parlato col nuovo proprietario del Chelsea: è stata un’ottima chiacchierata in cui gli ho detto tutta la verità, la mia versione di quello che era successo e del mio rapporto con Tuchel in quel momento lì. Poi ho deciso di tornare all’Inter, avevo l’opportunità e lui mi ha aperto la porta. Ho iniziato a parlare con la società e da quel momento le cose sono andate veramente veloce. Per due settimane abbiamo parlato in modo intenso poi ho lasciato al mio avvocato tutti gli ultimi dettagli“.
“Al mio ritorno a Milano ero stanco, sono partito direttamente dalle vacanze e quando sono atterrato ero veramente stanco. Ma contento e soddisfatto“.
“Ero nervoso a ritornare. Io voglio fare di tutto per aiutare questa squadra. Come ho sempre detto, l’Inter mi ha dato un’opportunità di cui avevo bisogno nella mia carriera. Ora siamo tornati insieme e vogliamo fare buone“.
“Niente è cambiato nello spogliatoio, anzi è ancora peggio… Tutti i miei compagni sono sempre pronti ad attaccarmi perché sanno che quando mi attaccano io reagisco e vado a duemila. È sempre stato così. Il gruppo è sempre competitivo, però è fatto tutto in amicizia e per questo è bello. È una cosa unica nel calcio. Siamo cresciuti insieme, abbiamo vinto insieme. Questa è una bella cosa“.
“Quel momento lì della gara in casa con lo Spezia è stato emozionante. Ma anche quando sono entrato in Champions con il Plzen, perché c’era mio figlio Romeo allo stadio. Ha 4 anni e comincia a capire il calcio e ha visto papà che ha fatto gol. Lui è un grande tifoso dell’Inter, veramente matto. Perché è l’unica cosa che ha conosciuto da quando aveva 9 mesi a ora. E vederlo dopo la partita che mi guardava con quegli occhi… è stato il più bel momento perché ha visto l’amore dei tifosi. I tifosi mi hanno dimostrato tanto amore prima di quella gara con lo Spezia e anche in quel momento. Li ringrazio“.
“I tifosi dell’Inter sono veramente speciali, per me sono i migliori al mondo. Perché anche se siamo in difficoltà loro sono sempre lì ad aiutare la squadra. Per me è stata una sorpresa, pensavo che fossero arrabbiati con me. Ma alla fine sanno che io ho sempre avuto l’Inter nel cuore. Anche se sono andato via loro sanno che ho sempre avuto l’Inter nel cuore. Ho avuto conversazioni con i compagni, con gente della società e sanno che ho detto la verità sul perché sono andato via. Ora sono tornato e spero di rimanere nel futuro. Voglio dire che per me l’Inter vale tutto“.
“Come ho detto i tifosi dell’Inter sono sempre stati nel mio cuore. L’Inter mi ha dato l’opportunità di essere il Romelu Lukaku che sono oggi. Prima segnavo tanti gol, ma alla fine mancava sempre qualcosa. L’Inter mi ha dato l’opportunità di vincere a un alto livello, mi ha dato l’amore dei tifosi, della società, dei miei compagni, dell’allenatore con il suo staff. Per questo rimangono nel mio cuore. Ma la storia non è ancora finita. Dobbiamo fare e lavorare di più e speriamo di portare altri trofei in questa società“.
“Ho avuto un infortunio veramente grave. l tendine del flessore era rotto. Normalmente io recupero velocemente dagli infortuni, ma stavolta avevo la sensazione che le cose non andavano bene. Era la prima volta in 13 anni che saltavo così tante partite. Se vieni a casa mia sembra un ospedale… Ho tutto per recuperare più veloce possibile, ma questa volta non ci sono riuscito.
Sono andato al Mondiale e ho giocato l’ultima partita che avevo appena due allenamenti nelle gambe negli ultimi 4 mesi. Contro la Croazia è stata una grande delusione ma mi sono detto: Romelu, non eri al 100%, avevi fatto appena due allenamenti… Adesso stacca, riposati 5 giorni e ricominciamo da zero. Sono andato a Dubai col preparatore della nazionale e ora sono pronto. Mi hanno giustamente massacrato ma ora ho tanta voglia di ritrovare il campo. Da ora parliamo in campo“.
“Inzaghi sa come stimolare i giocatori. Sa come trovare tirare fuori il leone che è dentro di me. Ogni tanto quando c’è un occasione, lui mi fa: ‘io la buttavo dentro’. E io lo guardo e dico dico: ‘ah ok, guarda adesso’. Mi provoca, sì. E c’è sempre una reazione. E per me questa è una bella cosa. Abbiamo una bella relazione tra allenatore e giocatore. Lui sa che io lo stimo veramente. Come ho detto a lui, mio fratello lo ha avuto tanti anni alla Lazio e si è sempre trovato bene. L’anno scorso ci siamo parlati tantissimo. Ma vale per tutta la squadra, non c’è solo il rapporto fra Romelu e l’allenatore. C’è quello fra Inzaghi e tutti i giocatori. Vogliamo fare bene per questa società e per i tifosi. Vogliamo fare bene le cose nei prossimi sei mesi e stiamo lavorando per questo“.
“Allo Scudetto bisogna crederci sempre. Per quello giochiamo a calcio, devi credere nell’impossibile. La gente dice che è impossibile per noi, beh vediamo alla fine della stagione la squadra che alza il trofeo… Adesso nessuno l’ha ancora alzato, siamo lì. Mancano ancora 6 mesi. Campionato finisce il 6 giugno. Ragazzi, non siamo ancora al 4 gennaio“.
“Spalletti è davvero forte e ha fatto un ottimo lavoro, dobbiamo dirlo. Hanno giocatori veramente forti, io sono stato fuori e ho visto tante loro partite. Il Napoli è in un bel momento. Osimhen fa tanti gol, Zielinski sta facendo bene, Kvara a sinistra, Lozano o Politano a destra“.
“Osimhen è veramente forte. Adesso è lui il migliore attaccante. Dobbiamo essere onesti. È forte e sta facendo davvero bene per il Napoli. Sono primi in classifica. Abbiamo rispetto, ma non paura”.
“Io con Edin Dzeko ho sempre avuto un ottimo rapporto. Magari la gente non lo sa. Quando eravamo in Premier parlavamo sempre dopo le partite anche quando lui era alla Roma e io ero al primo anno qui. Quando io ho firmato per l’Inter Edin doveva venire anche lui. Poi non è arrivato ma abbiamo sempre quel rispetto reciproco. Poi adesso quando lavoriamo in campo, abbiamo caratteristiche completamente diverse ma possiamo aiutarci.
A Edin piace di più giocare e fare sponde, a me dà l’opportunità di attaccare di più lo spazio. Poi quando arriviamo in area possiamo fare tutti e due sponde o girare uno per l’altro. Penso che io posso giocare con chiunque, anche lui e anche Lautaro. Poi dipende dal mister scegliere. Possiamo anche giocare tutti e tre insieme con Lautaro trequartista e io e Edin davanti. E c’è anche Correa. Stiamo bene fisicamente, ora dobbiamo fare il meglio dell’Inter“.
“Il murales con Ibra è iconico. Non sono uno che vuole vedere i grandi giocatori fuori tanto tempo. C’è sempre rispetto per quello che ha fatto in carriera. Ha vinto tantissimo. Ha vinto per l’Inter e ora per quella squadra lì. Ma penso che la gente vuole vedere queste partite, due giocatori che vogliono vincere per la loro squadra. Spero torni il prima possibile. Poi vediamo in campo che succede“.
“L’idea è di chiudere la carriera con l’Anderlecht. Ho 30 anni, mio figlio ha iniziato la scuola qui e gioca nell’Inter Academy. Sto bene, l’Inter ha sempre ambizione di continuare a crescere. Voglio rimanere qui e fare le cose per bene. Spero di fare bene con l’Inter nei prossimi sei mesi, lavorare al massimo e poi alla fine parliamo col Chelsea e speriamo di trovare una soluzione“.