Inter, Lukaku costa troppo: in bilico il suo futuro nerazzurro

Inter, Lukaku costa troppo: in bilico il suo futuro nerazzurro

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il futuro di Romelu Lukaku è in bilico. Il belga è stato il colpo di mercato dell’estate dell’Inter, ma ad un passo dalla sosta per il Mondiale il suo rendimento non è stato all’altezza. Tanti, troppi i problemi fisici che hanno frenato la sua seconda parentesi in nerazzurro, uniti ai costi molto alti dell’operazione, seppur in prestito. Ed è quindi inevitabile che la società cominci a ragionare sulla possibilità di riscattarlo o meno dal Chelsea.

Come gestire Lukaku
(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Futuro Lukaku, il bilancio al momento non soddisfa

Ancora tre partite e poi la prima parte di stagione andrà in archivio per lasciare spazio al Mondiale in Qatar. Queste tre partite, Romelu Lukaku non le giocherà e dunque l’Inter comincia a ragionare sul rendimento del belga. In estate è stata forte la volontà del giocatore di tornare in nerazzurro dopo l’esperienza fallimentare al Chelsea. Riaccolto a braccia aperte, l’attaccante ha segnato subito al rientro in campo, alla prima giornata contro il Lecce. Poi però sono subentrati diversi problemi fisici che gli hanno fatto saltare 12 partite. Il rientro con gol con il Viktoria Plzen, uno scampolo contro la Sampdoria ed un nuovo infortunio che lo ha stoppato ancora.

In Qatar con tutta probabilità ci sarà, ma è chiaro che l’Inter deve pensare al futuro. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Lukaku è costato finora già 12 milioni di euro – lo stipendio garantito al belga per questa stagione – e avendolo utilizzato per un totale di 249 minuti, i nerazzurri hanno speso 46875 euro per ogni 60 secondi in campo. L’accordo con il Chelsea prevede un altro anno di prestito da rinnovare nel 2023, ma se le condizioni fisiche del giocatore sono queste diventa difficile pensare che l’Inter accetti un’altra stagione.

lukaku chelsea
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Le mosse

Ora Lukaku andrà al Mondiale con il Belgio, poi al rientro in campo si valuterà il da farsi. Seppur in prestito, il calciatore guadagna uno stipendio ben al di sopra delle possibilità del club che non è disposto a spendere così tanto per un giocatore al momento non decisivo.