Inter, Lothar Matthäus: “Lautaro è un trascinatore, il mio 10 è in buonissime spalle”

(Photo by Alex Grimm/Getty Images)

Si sa bene nel mondo del calcio, in particolare quello dei club, ci sono calciatori che lasciano un segno indelebile nella memoria dei tifosi. Lothar Matthäus è sicuramente uno di questi, per ogni tifoso dell’Inter. In questi giorni l’ex centrocampista nerazzurro, vincitore dello scudetto del record punti (58 in 34 partite era l’epoca dei 2 punti per vittoria e 18 squadre) ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Il tedesco ha parlato maggiormente dell’attuale numero 10 nerazzurro, Lautaro Martinez e del centrocampista che senza fare paragoni, ha portato alla memoria dei tifosi il ricordo di Matthäus, Nicolò Barella. Ha anche parlato del nuovo tecnico Simone Inzaghi, della squadra ed infine ha strizzato l’occhio per la Champions League.

Su Lautaro Martinez

Posso dire soltanto che il mio 10 è in buonissime spalle… Lautaro può giocare per tanti anni a Milano e sempre ad altissimo livello: occupa una posizione diversa dalla mia, ma il numero in qualche modo ci lega. Già in coppia con Lukaku è stato un giocatore davvero eccellente, capace di aiutare il compagno e di segnare tantissimi gol. Anche con un partner d’attacco diverso non vedo problemi. – continua – “Il calcio è molto cambiato dai miei tempi, oggi è più difficile essere simboli. Lautaro, piuttosto, è un trascinatore, come solo i giocatori speciali sanno essere. Intendo quelli che fanno la differenza ad altissimi livelli. Ecco, lui riesce a farla“.

Su Nicolò Barella

“Forse io segnavo di più, ma quello era il mio lavoro. Io amo davvero Barella, è il perfetto giocatore “box to box”, quello generoso che difende e poi lo trovi dall’altra parte in area. Ha una qualità e una mentalità che forse non hanno uguali nel calcio italiano: sono contento che stia all’Inter, ma potrebbe giocare in tutte le squadre top d’Europa. Non ha bisogno di una fascia per essere considerato un autentico “capitano”. Ha cuore, testa e qualità uniche“.

Su Simone Inzaghi

Conte è stato come Trapattoni per noi: ha creato un rapporto speciale, ha scritto una bella storia di calcio. Inzaghi ha sicuramente fatto un buon lavoro finora, ma Conte aveva più esperienza e una personalità diversa“. – aggiunge – “Sì, il campionato è lungo, la classifica può sempre cambiare: inutile guardarla adesso. Di sicuro io l’Inter la metto tra le favorite. E anche in Europa questa squadra può dire la sua…“.

Inter e Champions League

Anche il Bayern ha cambiato tanto, il calcio va così. Quello che è successo all’Inter non deve stupire perché la pandemia ha stravolto il mondo. Il presidente Zhang ha deciso che andavano sacrificati due giocatori importantissimi, ma era una situazione complicata. Quello che ha fatto Lukaku per l’Inter resterà, ma ora godiamoci Dzeko, un altro attaccante che conosco anche per gli anni in Bundesliga: ha già iniziato bene e sicuramente farà ancora tantissimi gol”. – conclude con la Champions – “Contro il Real Madrid ho visto una squadra che sa essere molto aggressiva, come serve in questa competizione. E tutto ciò fa ben sperare per il passaggio del turno. In generale io considero l’Inter dentro al gruppo di dieci big candidate alla vittoria finale“.