Inter, l’importanza di non avere le coppe

Inter, l’importanza di non avere le coppe

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Antonio Conte ha vinto tutto a livello nazionale in ogni squadra in cui è andato e spesso e volentieri l’ha fatto senza coppe durante la settimana. All’Inter, nel primo anno, è stato diverso. La squadra era stata eliminata dalla Champions League, ma l’Europa League e poi il campionato nel post lockdown hanno costretto a giocare a ritmi elevatissimi. In questa stagione, invece, l’Inter è già fuori da tutte le coppe e Conte avrà a disposizione tutto il tempo per poter incidere ancora di più sulla squadra. Un vantaggio non da poco se paragonato agli impegni soprattutto delle squadre partecipanti all’Europa League.

Da qui al prossimo mese l’Inter giocherà sei partite, compreso l’infrasettimanale del 4 marzo. Il Milan, invece, scenderà in campo da un minimo di 8 volte ad un massimo di dieci come Napoli e Roma. Saranno 8 gli impegni per Juventus, Lazio e Atalanta. Rispetto alle squadre impegnate in Champions la differenza è minima anche se le avversarie di Lazio e Atalanta costringeranno le due squadre a bilanciare equamente le fatiche. La Juventus, invece, ha il vantaggio sulla carta di un’avversaria abbordabile. L’Inter, quindi, avrà tutto il tempo di preparare al meglio le partite e l’occasione si vede già in questa settimana in cui il Milan affronterà la Stella Rossa a Belgrado. I rossoneri avranno solo due giorni per il Derby, mentre l’Inter ne sta sfruttando sei.

Antonio Conte potrà migliorare l’adattamento di alcuni giocatori a ruoli meno conosciuti. Due esempi sono sicuramente Eriksen come mezzala o vice Brozovic e Perisic come esterno completo. Inoltre, in caso di infortuni, avrà più tempo per recuperare giocatori tra una partita e l’altra. L’Inter senza coppe ha un’opportunità enorme di trarre vantaggio nella corsa Scudetto e Antonio Conte sa come gestire queste situazioni. La vittoria finale è l’unico obiettivo che resta alla società nerazzurra che non porta a casa un trofeo da dieci anni. La rosa è completa e assolutamente competitiva. Ora è l’Inter a determinare il proprio futuro.