Inter, le armi per la rimonta ci sono: attacco e difesa ritrovati

(Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

La vittoria casalinga contro l’Udinese ha ridato certezze agli uomini di Simone Inzaghi. Il 2-0 nel lunch match della domenica ha scacciato via le polemiche della discussa partita contro la Juventus e dato continuità alla vittoria di mercoledì contro l’Empoli. Inzaghi può sorridere, perchè ha ritrovato due armi importanti che, in questo inizio di campionato, si erano smarrite: l’imprevedibilità dell’attacco e la solidità della difesa.

Il quarto uomo in attacco

A differenza dello scorso anno, quando Antonio Conte poteva contare solo su tre attaccanti (Lukaku, Martinez e Sanchez), quest’anno Inzaghi ha l’uomo in più: Joaquin Correa, che va ad aggiungersi all’argentino, al cileno e a Edin Dzeko. Proprio il Tucu, che l’ex allenatore biancoceleste conosce molto bene, ieri è stato l’MvP di San Siro. Dopo un inizio di campionato scoppiettante, due gol all’esordio contro il Verona, ha perso il ritmo e la lucidità, complice anche qualche infortunio di troppo. Partito nuovamente titolare contro i friulani, ha dato prova di grande carattere e qualità con due gol da attaccante vero. E non può essere altrimenti, dato che è stato l’investimento più oneroso del mercato estivo nerazzurro per rimpiazzare Romelu Lukaku. Ora serve dare continuità alla bella vittoria di ieri con un successo in Champions che riporterebbe l’Inter in corsa per la qualificazione agli ottavi.

La solidità difensiva: secondo clean sheet

L’exploit in attacco di Correa non è solo l’unica nota positiva dell’Inter delle 12.30 di San Siro. I nerazzurri sono riusciti a battere la concorrenza grazie anche ad una ritrovata solidità difensiva: Inzaghi porta a casa il secondo clean sheet della stagione e non accadeva da febbraio 2021 quando la porta nerazzurra rimase inviolata per due turni. Dopo il pesante k.o. contro la Lazio e le crepe di inizio stagione, gli uomini di Inzaghi sono tornati ad alzare il muro. Anche con una serie di cambi necessari per far rifiatare alcuni elementi, la compatezza davanti ad Handanovic non è stata intaccata. Oltre a non subire gol, la difesa concede poco agli avversari: solo 10 tiri nelle ultime due sfide contro Empoli e Udinese. Gli ultimi venti metri davanti al portiere sloveno sono diventati off-limits. Solo così i nerazzurri possono rincorrere le due meraviglie di questo inizio campionato Napoli e Milan, e domenica c’è il derby, il match verità per capire se veramente l’Inter di quest’anno può lottare per lo scudetto.