Lautaro Martinez, attaccante dell’Inter, è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla sfida di San Siro contro il Napoli. Di seguito le sue dichiarazioni riprese da TMW.
Inter, la conferenza di Lautaro Martinez
La prima cosa che ha pensato quando ha visto entrare il pallone di Montiel?
“Un’emozione davvero unica, non pensavo potesse essere così bello”.
Era il sogno più grande della sua carriera?
“Sì, è stato il sogno più grande della mia carriera. € stato bellissimo ed emozionante, ora devo pensare a continuare a vincere, l’obiettivo è vincere ogni trofeo che uno gioca”.
Ci crede in questo scudetto?
“Assolutamente sì. Non è ancora finito il girone d’andata. Abbiamo perso punti importanti, ora ci aspetta una gara importante mercoledì, dobbiamo fare una partita intelligente. Ci sarà anche la Supercoppa, dobbiamo prepararci a vincere tutto”.
Cosa si porta all’Inter dopo la vittoria del Mondiale?
“Le partite sono sempre lunghe, ho imparato che la forza del gruppo è importante. Cercherò di trasmettere quello che ho imparato al Mondiale ai miei compagni”.
Quali sono i momenti più belli che hai vissuto con la nazionale?
“Il primo momento è il ko con l’Arabia Saudita, dopo siamo tornati a lavorare come abbiamo sempre fatto. Il secondo con l’Olanda, abbiamo subito il pareggio coi 10 minuti di recupero, ma è uscita la forza del gruppo, abbiamo fatto ottime cose. Il terzo riguarda il rigore di Montiel. Ho dormito poco (ride, ndr)”.
È il primo Mondiale in inverno. Come ha reagito?
“Ti dà più forza perché siamo a metà della stagione. Di testa puoi stancarti di più anche per quello che abbiamo vissuto, per come sono andate le partite. Ti stanchi più mentalmente che fisicamente”.
Ha vinto tanti trofei. Come coltiva la fame di continuare a vincere?
“Con in lavoro, io entro in campo per vincere tutte le partite. Il Mondiale è il massimo, ma adesso dobbiamo qualificarci per il prossimo e vincerlo. Tutti i giocatori vogliono vincere ogni trofeo, in ogni stagione”.
A volte si innervosisce troppo quando non segna. Il Mondiale può farle trovare continuità?
“Anche qua all’Inter abbiamo affrontato momenti difficili, quando non segno cerco di dare una mano alla squadra. A volte le cose riescono a volte no, sono umano anche io. Da un mese stavo giocando con la caviglia a pezzi, prima del Mondiale, nessuno può dirmi che non do il massimo, tutti sanno che do il massimo per l’Inter”.
Come sta?
“Sono pronto, sono tornato dopo dieci giorni di riposo, sto bene. Se il mister sceglie di farmi giocare sono pronto”.
Come si passa dalla vittoria al Mondiale alla sfida col Napoli?
“Quando sono salito in aereo ho iniziato a pensare al Napoli, a lavorare accanto ai miei compagni per preparare al meglio la sfida col Napoli nel miglior modo possibile”.
Ora cambia qualcosa nell’Argentina?
“In nazionale gioco con il miglior giocatore al mondo, cerchiamo sempre di stargli accanto. Ma anche qui all’Inter cerco di fare il meglio possibile sia con Lukaku, che con Correa e Dzeko”.
Cosa le ha detto Inzaghi dopo il Mondiale?
“Mi ha fatto i complimenti, come tutti i compagni: sono davvero di essere ancora qua con loro per combattere per ogni obiettivo”.
Cosa si porta dal Mondiale?
“Devi essere sempre al 100%, a volte non sono riuscito ad allenarmi per via della caviglia. Sono molto contento di ciò che ho imparato e ho vissuto”.
I momenti più emozionanti con l’Inter e con l’Argentina?
“Ho vissuto emozioni incredibili anche qui all’Inter, sono fiero ed orgoglioso di far parte di quei gruppi che hanno vinto. Il momento più bello? Quando mia figlia ha toccato la coppa del Mondo. È qui con noi da due anni e ho già vinto tutto, porta bene (ride, ndr)”.
Si sente un leader dello spogliatoio?
“Sono cinque anni che sono qua, mi sento importante non solo per aver vinto il Mondiale. Cerco sempre di aiutare tutti, i gruppi si formano così. Io rimango la stessa persona e farò lo stesso lavoro che facevo prima”.
Come ha visto Lukaku? Siete pronti per il Napoli?
“Siamo tutti pronti, anche Lukaku sta bene. Poi sceglierà il mister, ma stiamo lavorando per affrontare questa domanda nel miglior modo possibile”.
Ha sentito la riconoscenza col club?
“Ma anche dopo la partita contro l’Atalanta mi hanno ringraziato, non mi sono mai tirato indietro. Cerco sempre di essere in campo per dare una mano a tutti”.
L’Italia non c’era al Mondiale. Cosa ne pensa?
“L’Italia meritava di esserci, ha perso una partita che non meritava di perdere. Ora si deve preparare per il prossimo, speriamo possano esserci al prossimo”.
Quali saranno le difficoltà maggiori?
“Hanno qualità, soprattutto costruire dal basso. Dobbiamo portare bene la pressione quando siamo senza palla, poi fare il nostro lavoro. La squadra sta benissimo, si è allenata bene anche a Malta. Sarà una partita importante per il nostro futuro”.
In cosa vuole migliorare?
“Sono cambiato molto. Qual è l’obiettivo? Continuare a migliorare, non saprei dire cosa, ma dico tutto: per essere più maturo ed intelligente e fare ciò che è meglio per la squadra”.