Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa prima del match di Champions League contro la Real Sociedad, che può valere per l’Inter il primo posto del girone e l’urna delle teste di serie nel sorteggio degli ottavi.
Sulla partita di domani: “Sappiamo tutti che sarà molto difficile contro un avversario di qualità. L’anno scorso nel girone di Europa League ha fatto tre vittorie, quest’anno in Champions ha fatto bene. Servirà un’Inter importante”.
Sul proprio valore: “Sappiamo che nel calcio le cose vanno veloci. Fa piacere essere partiti così ma è un percorso lungo. Domani sarà molto impegnativo ma la squadra sa quanto sia importante arrivare primi”.
Sul turnover: “Qualcosa cambierò. Abbiamo qualche giocatore fuori, devo fare ancora qualche valutazione. Farò qualche cambiamento ma non parlerei di turnover. A Lisbona ce lo siamo potuti permettere perché abbiamo raggiunto la qualificazione con due turni di anticipo”.
Sulla squadra: “Il primo posto ci darebbe tanta fiducia e sarebbe di grandissimo prestigio per la nostra società. Sappiamo che in Champions le partite sono tutte difficili ma vogliamo arrivare primi”.
Sul percorso in Champions: “Adesso parliamo di un sorteggio soft perché noi e la Real Sociedad siamo stati bravi. Loro arrivano dalla quarta fascia e sappiamo che quest’anno non è stato come quello dell’anno scorso”.
Sul suo percorso all’Inter: “Ho avuto un ciclo importante alla Lazio e il mio auspicio è di rimanere ancora più a lungo qui. Però c’è il campo, dove siamo giudicati per ogni partita. Bisogna lavorare sapendo che ci saranno momenti diversi”.
Sulla formazione: “Dovremo essere bravi sia in fase di possesso che in non possesso, loro hanno tanta tecnica e non fanno differenza fra casa e trasferta. Su Cuadrado devo ancora decidere perché sta convivendo con un fastidio non ancora risolto. Uno fra lui, Bisseck e Darmian sarà in panchina. Frattesi si è allenato bene e penso possa giocare”.
Su Darmian: “È uno di quei giocatori che tutti gli allenatori vorrebbero in squadra. L’atra sera ha fatto il quinto a destra e poi a sinistra e ha finito facendo il braccetto. Siamo contenti di averlo a disposizione”.
Su Calhanoglu: “Quando abbiamo saputo del problema di Eriksen, ho chiamato Marotta e Ausilio perché si leggeva che lui non sarebbe rimasto al Milan. Era un’idea comune perché mi hanno detto che lo avevano già contattato. L’abbiamo preso per fare la mezzala ma poi con l’infortunio di Brozovic mi ha portato a metterlo lì”.