Questa sera l’Inter scenderà in campo contro la Roma ma, con il tricolore già cucito sul petto, la vera partita si sta giocando fuori dal rettangolo verde. Sono giorni decisivi per il futuro della Beneamata e, ogni piano futuro, ruota attorno alla permanenza del tecnico Antonio Conte come riportato da Il Corriere della Sera. Le prime mosse di Zhang, circa i colloqui da sostenere con i giocatori in merito al taglio degli ingaggi, non stanno dando grandi aperture al presidente nerazzurro. Non è una mera questione economica, piuttosto la squadra ha ribadito più volte l’importanza di garanzie sul progetto sportivo.
La prima garanzia si chiama Antonio Conte. Nel corso dell’attuale stagione, il tecnico leccese, è stato fondamentale per erigere un muro che dividesse il gruppo dalle situazioni extra calcistiche. La squadra si è unita attorno al suo condottiero e, con senso di coesione e sacrificio, ha conquistato uno scudetto atteso da 11 anni. Ora Zhang chiede ulteriore austerity e questo – non solo ha stizzito i giocatori – ma ha anche trovato la contrarietà dell’amministratore delegato Beppe Marotta conscio che, se l’intenzione è continuare e crescere, la politica dell’abbattimento estremo dei costi non può essere una soluzione.
Steven Zhang continua a condurre le trattative per il prestito ponte – da 250 milioni – che ripiani nell’immediato il dissesto economico. Dopodiché, il presidente cinese, potrà continuare i famosi colloqui individuali con i giocatori al fine di trovare una quadra economica. Non sarà semplice. Se Lautaro, nella giornata di ieri, ha giurato amore all’Inter con o senza Conte, qualche altro giocatore potrebbe non seguire la stessa linea. La grande forza dell’Inter 2020/21 è stata unirsi attorno ad Antonio Conte, sacrificando molto in nome di un obiettivo e di un percorso. Zhang non deve sgretolare quella compattezza creata del tecnico e trovare una soluzione a medio termine. Una soluzione che, inevitabilmente, riparta dagli uomini cardine del trionfo nerazzurro.