20 aprile 1996. Tre giorni prima la Juventus, con Marcello Lippi in panchina ed Antonio Conte in campo, aveva conquistato l’accesso alla finale di Champions League perdendo 3-2 sul campo del Nantes, risultato che premiò i bianconeri dopo il 2-0 a Torino. Quella Champions la Juventus l’avrebbe poi vinta ai calci di rigore contro l’Ajax poco più di un mese dopo. L’ultima Champions conquistata dalla Juventus.
Ma torniamo al 20 aprile 1996. Quel giorno a San Siro si gioca il Derby d’Italia, una partita importante per la classifica con una Juve impegnata nell’inseguimento di un Milan comunque troppo lontano, e che una settimana più tardi si sarebbe aggiudicato il matematico scudetto, ma soprattutto impegnata nel difendere la qualificazione alla successiva Champions League.
La partita inizia subito con il vantaggio bianconero: al 4′ Attilio Lombardo porta in vantaggio la Juventus. Al 55′ arriva il raddoppio juventino firmato Antonio Conte. Il futuro allenatore della Juventus prima e dell’Inter poi, riceve un cross di Jugovic, si coordina e colpisce al volo dal limite dell’area battendo Gianluca Pagliuca con un tiro che si insacca nell’angolino. A nulla servirà il gol nerazzurro firmato da Ganz: la Juventus vincerà 2-1.
Questo resterà l’unico gol firmato da Antonio Conte contro l’Inter nella sua carriera da calciatore. Il tecnico nerazzurro ha giocato, da calciatore, 27 partite contro la sua attuale squadra (24 in Serie A, di cui 6 con la maglia del Lecce e 18 con quella della Juve, e 3 in Coppa Italia con i bianconeri), vincendo in 11 occasioni, pareggiando in 8 e perdendo in 8. Per Conte anche due espulsioni contro l’Inter.