Inter-Juventus, le parole di Bremer: “Sarà un duello fino alla fine”
Inter Juventus – Il difensore dei bianconeri, Gleison Bremer, ha rilasciato un’intervista accendendo l’attesissimo Derby d’Italia, in programma domenica 4 febbraio alle ore 20:45.
Cresce sempre di più l’attesa che condurrà il Paese intero all’attesissimo Derby d’Italia tra Inter e Juventus, in programma domenica 4 febbraio alle ore 20:45. Le prime della classe si affronteranno a suon di colpi in una delicata sfida dalle tinte del Tricolore. Gara che dirà ai fini della corsa Scudetto. Da un lato, i nerazzurri di Simone Inzaghi proveranno ad effettuare una fuga, sfruttando anche la partita in meno da disputare a fine mese. Dall’altro, la formazione bianconera di Massimiliano Allegri cercherà il nuovo sorpasso in classifica, dopo il mezzo passo falso casalingo contro l’Empoli macchiato dal rosso diretto di Milik. Ad infuocare ancor di più l’aria ci ha pensato il difensore della Vecchia Signora, Gleison Bremer, parlando in un’intervista a DAZN con Alessandro Matri della prossima trasferta a San Siro.
Inter-Juventus, le parole di Bremer: “Sono dalla parte giusta”
Gleison Bremer accende il derby d’Italia tra Inter e Juventus. Il difensore brasiliano ricorda la sua scelta di vestire bianconero nell’estate del 2022, scartando così l’opzione Beneamata: “Con l’Inter sarà un duello fino alla fine. Fare risultato a Milano non è mai facile. Secondo me chi vince, non vince il campionato però è un passo importante. Se penso mai che avrei potuto giocare all’Inter? No, sono dalla parte giusta“.
Sul modello Chiellini e i difensori in circolazione: “Giorgio mi ha suggerito di guardare molti video e di conoscere molto bene l’avversario. La Juventus mi aiuta tanto in questo, ho anche una persona in Brasile che mi segue. Ci sono tanti difensori forti in circolazione, come van Dijk. Lui è due gradini sopra di me perché ha vinto la Champions e gioca in un campionato tosto come la Premier League. Alla fine, quando un giocatore si ritira, contano solo i trofei vinti, se non hai vinto niente non puoi dire di esser stato il migliore“.
Il centrale della Juventus chiude l’intervista con uno spazio sugli attaccanti: “Ci sono attaccanti che non si possono mai lasciare tranquilli, come Osimhen e Lukaku, loro sono di livello internazionale. È importante far “innervosire” l’attaccante, perché poi in pochi rimangono concentrati tutta la partita“.