Primo Piano

Inter-Juventus, le difese cedono: spazio allo spettacolo

Il Derby d’Italia si è concluso con uno scoppiettante 4-4 che ha messo però in luce alcune lacune difensive di entrambe le compagini.

L’attesa per il big match tra Inter e Juventus era palpabile. Da un alto i campioni d’Italia in carica hanno sostanzialmente mantenuto la spina dorsale che li ha portati alla vittoria del ventesimo scudetto. Dall’altro, la Juventus ha cambiato tanto ed ha perso causa infortunio anche uno dei propri cardini, ovvero Gleison Bremer. Ora, il match intercorso tra le due compagini ha senz’altro, almeno momentaneamente, scardinato l’idea del calcio italiano come asservito al catenaccio a tutti costi. Al contempo, ha messo in risalto il graduale declino del loro rispettivo reparto più performante, ovvero la difesa.

Inter-Juventus, Derby d’Italia

Inter-Juventus: difese ridimensionate

Sia Inter che Juventus hanno arrivati al Derby d’Italia con mancanze in difesa piuttosto altisonanti. Sponda nerazzurra, Simone Inzaghi ha dovuto rinunciare a Francesco Acerbi, fermo ai box causa infortunio. Nonostante le ormai 36 primavere, il difensore è il leader del reparto. Ha sin qui rappresentato il secondo in comando assieme a Sommer, quindi l’uomo al quale affidarsi sia in fase di impostazione che di aggressione da parte dell’avversario. Qualche spauracchio in tal senso lo si era già intravisto nel corso del match di Champions League contro gli Young Boys, avversario largamente alla portata. Qui il risultato è arrivato grazie ad un guizzo all’ultimo respiro di Marcus Thuram. Stavolta, quattro gol non sono stati sufficienti. Tuttavia, non è tutto da buttare. Degna di nota la prestazione di Denzel Dumfries che ha sfruttato al meglio l’occasione data. Bocciato su tutta la linea de Vrij, difficoltà sia nel posizionamento che nella lettura.

I quattro gol subiti dalla Juventus sono persino più gravi ma non del tutto sorprendenti. Contro l’Inter era indisponibile il lungodegente Gleison Bremer che è alle prese con la rottura del crociato e Federico Gatti è stato fatto accomodare in panchina. Al loro posto, hanno giocato dal primo minuto Pierre Kalulu e Danilo. Entrambi hanno commessi gravi errori che sono costati un importante primato. La forza della squadra di Thiago Motta stava nel non prendere gol, tant’è che ne ha subiti uno solo in 8 partite di Serie A per poi prenderne 4 in un colpo solo. Questo crea senz’altro un precedente, nonché spunti di riflessione in vista dell’infrasettimanale contro il Parma.

Grazie al Derby d’Italia, il campionato italiano ha avuto un eccezionale upgrade in termini di spettacolo. Resta però da capire se ciò è stato frutto di un match giocato a viso aperto tra le due compagini o di un fattore endemico che si repercuoterà nel corso della stagione.

Share
Published by
Giada Dall'Asta