Inter, Handanovic: “Le partite che mancano determineranno la nostra stagione”

Inter, Handanovic: “Le partite che mancano determineranno la nostra stagione”

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Giornata di vigilia in casa Inter. I nerazzurri domani sera all’Olimpico alle 21:00 affronteranno la Fiorentina nella Finale di Coppa Italia. Dopo aver vinto la Supercoppa Italiana contro il Milan ed in attesa della Finale di Uefa Champions League contro il Manchester City, gli uomini di Simone Inzaghi si giocheranno contro quelli di Vincenzo Italiano la possibilità di alzare al cielo il secondo trofeo stagionale. In conferenza stampa, oltre al tecnico interista, ha parlato anche il portiere e capitano Samir Handanovic. Lo sloveno persi i gradi di titolare in favore di André Onana nel corso della stagione è comunque un punto di riferimento nello spogliatoio nerazzurro ed in Coppa Italia sarà lui a difendere i pali nella finale. Di seguito ecco le dichiarazioni di Handanovic.

conferenza stampa Handanovic
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Handanovic: “Del mio futuro ancora non so niente”

“La nostra stagione non è ancora definibile, non è possibile fare un bilancio. Mancano ancora 4 partite ufficiali da giocare e le partite che mancano determineranno molto in tal senso”.

“Nel corso dell’anno siamo cresciuti. Perché quando perdi, cresci. Le sconfitte ti riportano alla realtà e magari tolgono quella superficialità che in alcuni momenti può venire a crearsi. Siamo stati anche bravi a vincere, perché i successi ne hanno portati altri ed hanno fatto aumentare la nostra autostima”.

“Del mio futuro non è il momento di parlarne anche perché in tutta onestà ancora non ne so niente. La partita contro la Fiorentina l’aspetto come tutte le altre, senza pensare se potrebbe essere l’ultima o meno con la maglia dell’Inter. Abbiamo voglia di vincere, di alzare la coppa. Negli ultimi anni fortunatamente siamo riusciti a vincere e abbiamo riportato il club dove merita di stare”.

“Io sono arrivato in Italia nel 2004 ed ho sempre accettato i ruoli. Per me non fa differenza il fatto che Onana stia giocando più spesso. Non conta solo il campo ma anche quello che succede fuori, come ti comporti e rapporti con i tuoi compagni. Io ho avuto la fortuna nella mia carriera di trovare sempre gente dalla quale imparare. Questa è la cosa che mi da soddisfazione: il fatto di essere cresciuto anno dopo anno”.