Inter, Gosens: “Non manca tanto al mio rientro. Scudetto? C’è tempo”

Inter Gosens

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Robin Gosens è uno degli acquisti più importanti degli ultimi mesi in casa Inter. L’esterno olandese arriva dall’Atalanta, e va ad infoltire la corsia di sinistra, già ottimamente occupata da Perisic, dando un’opzione in più per Inzaghi, che potrà puntare sulla qualità ed esplosività dell’esterno. Il tedesco ha parlato ai microfoni di Dazn nell’ultima intervista del format “1 vs 1”, aprendosi su diversi temi.

Le parole di Gosens

Rientro in campo

“Con questo tipo di infortunio è meglio non accelerare i tempi, l’importante è che stia bene. Mi sto allenando bene e miglioro giorno dopo giorno, secondo me non manca tanto perché lavoro già in campo. Comunque non voglio mettermi pressione, ora non serve”.

Le prime impressioni all’Inter

“Mi ha colpito la grandezza del club. Sono arrivato da una società sicuramente importante come l’Atalanta, ma l’Inter è molto più grande”.

Il duro lavoro di Gosens

“Sono orgoglioso del mio percorso, ho sempre lavorato tanto per arrivare a questi livelli. Forse ho meno talento rispetto ad altri giocatori, ma i miei punti di forza sono sempre stati mentalità e disciplina: queste due cose mi hanno portato lontano. Giocare con l’Inter mi rende orgoglioso: ho passato tante ore in palestra per migliorare, ora ci troviamo a parlare qui”.

Gli elogi di Angela Merkel

“Conosco Angela Merkel, la nostra figura di riferimento in Germania per tanti anni: se lei ha detto queste belle cose su di me mi fa piacere, probabilmente erano legate alle prestazioni agli Europei”.

Cosa avrebbe fatto Gosens se non fosse diventato calciatore?

“Sarei stato un poliziotto cattivo, l’aggettivo giusto è questo. Fino a 18 anni giocavo solo con gli amici senza aver fatto le giovanili, volevo seguire le orme di mio nonno. Alla fine sono andato in Olanda e tutto è cambiato, ma il mio piano iniziale era questo: solo allora ho capito che sarei potuto diventare davvero un calciatore professionista”.

Il libro

“Il mio libro in Germania è stato un successo, ho sempre voluto raccontare la mia storia: mi piace scrivere, quest’idea mi è venuta perché tanti ragazzi giovani vedono in me un punto di riferimento”.

Obiettivi

“Voglio esordire al più presto con l’Inter e diventare un calciatore importante per la squadra e la nazionale tedesca: a fine anno ci saranno i Mondiali e io voglio esserci, ma questo dipende dalle mie prestazioni qui a Milano. Scudetto? Tutto il resto arriverà”.

Lo stadio più bello e l’avversario più ostico da affrontare

“Lo stadio più bello? San Siro. L’avversario più forte è Douglas Costa. Quando è in forma è quasi imprendibile grazie all’esplosività, al dribbling e alla grande velocità. Mi auguro che possa tornare a quei livelli”.