Inter, e se mancasse davvero qualcosa a centrocampo?

Vecino Inter

(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

L’Inter è si trova in un periodo importante della stagione. Dopo essere stata eliminata dalla Coppa Italia, infatti, affronterà Lazio e Milan in 7 giorni. Sono due sfide fondamentali per capire la forza mentale della squadra e le possibilità di vittoria dello Scudetto. Le qualità della rosa sono indubbie, ma ora Antonio Conte conosce molto bene anche le problematiche e avrà tempo durante le settimane per sistemarle. Una domanda, però, se la sono posta tutti e riguarda il centrocampo dell’Inter. Se Barella e Brozovic non sono in giornata c’è qualcuno che possa sostituirli senza perdere di qualità? Al momento non sembra e considerando che i due sono diffidati in vista del derby forse è il caso di trovare rimedi velocemente.

I tre titolari

Brozovic è il metronomo del centrocampo nerazzurro. Se gira lui gira tutta la squadra e quando non è al meglio lo si nota subito dall’atteggiamento. Il croato è un giocatore spesso insofferente quando le cose non funzionano e spesso accade contro squadre molto chiuse. Barella, invece, è il motorino della mediana, l’uomo dai quattro polmoni che non si risparmia ed è fondamentale sia in interdizione sia nella creazione di occasioni. Il terzo slot è occupato quasi sempre da Vidal, ma il cileno non sta rendendo come a Barcellona e la mancanza, soprattutto in avanti, si sente.

Le alternative

Qualche volta l’Inter dà l’impressione di avere la necessità del Vecino dei tempi migliori. Un giocatore che sa inserirsi, ma che ha anche buon tiro da fuori. Gagliardini, infatti, pecca nella seconda caratteristica, mentre Sensi, oltre ai problemi fisici, non fa della statura il suo grande pregio. Poi c’è il settimo che negli ultimi tempi ha scalato le gerarchie: Christian Eriksen. Il danese si è adattato con buone prestazioni al ruolo di regista, ma nelle ultime partite è stato schierato anche da mezzala. Non è la mezzala che vuole Conte e questo è chiaro da un anno. Eriksen, infatti, non è rapido nei movimenti e non ha grande corsa. Tuttavia, risulta utile grazie alla sua visione di gioco e al piede che lo rende pericoloso da fuori o sui calci da fermo.

L’Inter ha sette centrocampisti per una sola competizione. Questo significa due cose: qualcuno giocherà molto poco e Conte ha ampia scelta in base alla squadra che viene affrontata. In una stagione come questa parlare di un centrocampista in più dal mercato sarebbe inutile e privo di senso. L’Inter in questo momento ha bisogno di due giocatori: Sensi e Vecino. Il primo deve ritrovare la forma dei tempi migliori e può diventare l’elemento di imprevedibilità della mediana nerazzurra. Il secondo, invece, può supplire nelle qualità di Vidal che al momento si sono viste in modo alternato nel centrocampo dell’Inter.