Con lo scudetto praticamente in cassaforte, e il Viminale che già si preoccupa di spostare la partita in calendario contro la Sampdoria per evitare festeggiamenti notturni, l’Inter è pronta a tuffarsi nel calciomercato. Antonio Conte, che da Zhang pare abbia ricevuto le garanzie che chiedeva, ha le idee chiarissime. In realtà, come riporta “La Gazzetta dello Sport“, sono grosso modo le stesse di una stagione fa. Servono due rinforzi sugli esterni, un centrocampista di qualità per avere maggiori alternative in mezzo al campo, e un vice Lukaku. Insomma, il copione lo conosciamo tutti.
Anche i nomi, a ben vedere, sono praticamente gli stessi. Il primo è quello di Alessandro Florenzi, che nonostante l’ottima stagione disputata a Parigi potrebbe tornare alla Roma. Ma non per restare, ormai fuori da tempo dai piani del club giallorosso, con cui appare improbabile la ricomposizione di un rapporto a dir poco logoro. Certo, molto dipenderà anche da quello che deciderà il prossimo allenatore giallorosso (Sarri?), ma la sensazione è che Florenzi sia destinato a salutare di nuovo, e questa volta definitivamente, la Capitale. Per l’Inter, sarebbe l’uomo giusto per rinforzare la fascia destra, dove Hakimi ha bisogno di un’alternativa di livello.
Altro cavallo di ritorno, non tanto all’Inter quanto in Serie A, potrebbe essere Emerson Palmieri, dato da almeno due stagioni in uscita dal Chelsea. Quest’anno è finito definitivamente fuori dai radar, sia di Lampard che di Tuchel, con appena due partite giocate in stagione. A Conte piace, è un classe 1994, e a sinistra Kolarov e Young sono destinati a cambiare aria. Il vero colpo, da finanziare con i proventi della cessione degli esuberi (Gagliardini, Vecino e i rientranti Dalbert, Joao Mario, Lazaro, Dimarco e Nainggolan), dovrebbe essere però in mezzo al campo: Rodrigo De Paul.
Il fantasista dell’Udinese, diventato ormai centrocampista totale, capace di coniugare quantità e qualità, declinate in ogni posizione della mediana, è pronto per il grande salto. All’Inter non avrebbe il posto assicurato, ma in un calendario da 50 partite a stagione, con Barella, Eriksen, Brozovic e, a fasi alterne, Sensi, non dovrebbe faticare a trovare spazio. La quotazione è importante, difficile che i Pozzo lo lascino andare via per meno di 35 milioni di euro. Lo spazio per trattare, così come le possibilità economiche, c’è.
Ultimo pezzo del puzzle, quel centravanti a lungo rincorso e mai raggiunto nel mercato estivo dello scorso anno. E anche in questo caso, il nome giusto potrebbe essere uno tra i due pallini di Antonio Conte, per quanto attempati: Edin Dzeko o Olivier Giroud. Esperienza per far rifiatare Lukaku, entrambi, probabilmente, a parametro zero. Il francese va a scadenza, il bosniaco potrebbe essere lasciato libero dalla Roma.