Inter, dopo una settimana è tutta un’altra storia

Inter, dopo una settimana è tutta un’altra storia

(Photo by Lars Baron/Getty Images)

L’Inter è tradizionalmente una squadra difficile da catalogare negli standard della normalità. L’ultima settimana, infatti, è stata l’emblema del ritorno della “pazza” Inter che, forse, non se n’era mai andata. Mercoledì scorso forse il punto più basso della stagione contro il Real Madrid, poi due vittorie convincenti che hanno stravolto le sensazioni dell’ambiente. Come spesso accade, si è passati da giudizi apocalittici ad ottimismo esagerato. Nel mezzo, però, c’è una squadra in cui qualcosa è davvero cambiato.

Mercoledì 25 novembre, ore 21, stadio Giuseppe Meazza. L’Inter si gioca gran parte delle speranze di passaggio del turno in Champions contro un Real Madrid privo di giocatori fondamentali. Ore 21.35, l’Inter è sotto di un gol e in 10 uomini, la squadra mentalmente non è scesa in campo. Finirà 0-2 per le Merengues e inizierà il processo a Conte e alla squadra. Il sabato c’è il secondo banco di prova, la sfida in trasferta ad un Sassuolo secondo in classifica. I nerazzurri sembrano totalmente un’altra squadra. Anche senza Lukaku l’Inter spinge, domina gli spazi, riesce a difendersi con ordine. In poche parole fa l’Inter e vince 0-3. I giocatori ammettono di essersi parlati e di aver ricompattato il gruppo. Conte torna l’Antonio furioso dell’anno scorso.

Si arriva a questi ultimi giorni con un ambiente nerazzurro che nutre una speranza diversa. Tra chi deve ancora essere convinto e chi crede alla svolta, arrivata forse troppo tardi per la Champions. Tutti sanno che contro il Borussia è una partita da vincere, l’unico modo per sperare. Martedì sera, però, succede qualcosa. Quello Shakthar Donetsk che è stato distrutto dai tedeschi vince ancora con il Real Madrid. La situazione cambia notevolmente. Se l’Inter vince aumenta di molto le possibilità di entrare negli ottavi, se non vince saluta le coppe europee. L’Inter si conferma la squadra di Reggio Emilia, gioca bene, sa aspettare, segna, ma quando fa errori li paga a caro prezzo. Finisce 2-3 una partita che poteva concludersi 1-4, ma anche 3-3 se non fosse stato annullato un gol per fuorigioco.

Sembrano passate settimane, ma è successo tutto in sette giorni. La squadra ha approcciato diversamente le partite, scendendo in campo per vincere dal primo minuto. Questa è la differenza maggiore. Contro il Real Madrid, in entrambe le partite, la squadra si è svegliata dopo aver ricevuto delle sberle. Vale la stessa cosa per le partite di campionato contro Torino e Parma. Poi un gioco più armonioso, con tutti protagonisti, più rapido. L’Inter sembra avere aperto un nuovo capitolo di questa stagione, ma saranno necessarie due conferme. La prima contro il Bologna sabato sera, la seconda nella sfida decisiva di San Siro contro lo Shakhtar Donetsk mercoledì prossimo.