Inter, Correa: “Brozovic mi ha impressionato. Luiz Felipe? Il cattivo sono io”

Inter Correa

(Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

Joaquin Correa, il Tucu, è protagonista questa mattina di una lunga intervista su La Gazzetta dello Sport, in avvicinamento al Derby di Milano di domenica sera: “Siamo ancora a inizio stagione, ma di sicuro senti nell’aria che questa è una partita speciale, una di quelle che possono cambiare una stagione: i tifosi nerazzurri ci chiedono una grande gioia e noi vogliamo dargliela. Partita decisiva? Sarebbe sbagliato se noi ora facessimo questi calcoli, se pensassimo ai rischi e ai pericoli. Dobbiamo, invece, ragionare al contrario, pensare a quanto sarebbe importante arrivare noi a -4: con una vittoria può cambiare tutto, sarebbe un messaggio, significherebbe che possiamo ancora essere protagonisti. Ma ora i giudizi definitivi non servono, serve stare là attaccati alla vetta”

Sulle differenze tra le due compagini: “Semplicemente non hanno mai sbagliato, quindi bravi loro. Noi qua e là abbiamo commesso degli errori e qualche episodio non è girato bene, così abbiamo perso qualche punto pesante. Comunque, non ci possiamo lamentare perché stiamo facendo un buon campionato. E adesso è proprio il momento di far vedere la qualità di una rosa di altissimo livello: di sicuro nessuno di noi si sente inferiore al Milan per il fatto di essere a -7 punti. La mentalità è da grande squadra, quindi affrontiamo il derby senza paura”

Su cosa ha aggiustato Inzaghi: “Non ci ha detto niente di particolare, ma l’atteggiamento è sicuramente un po’ cambiato. Abbiamo trovato più sicurezza, sistemato qualcosa e adesso siamo più padroni della partita, sia davanti che dietro. Se riusciremo a sviluppare questo gioco, avremo grandi chance di vincere”

Contro il Milan: “Antipatici? No, ma sono molto legato al gol segnato nella semifinale di Coppa Italia 2019 con cui abbiamo passato il turno anche perché alla fine abbiamo portato a casa pure il trofeo. Un’altra volta ho segnato un gol al 94esimo: sono state tutte reti importanti, ma voglio segnarne altre ancora

Sui derby: “Genova, Siviglia, Roma: derby caldi, ma nessuno come quello della Plata: Estudiantes-Gimnasia. Anche solo battere un angolo fuori casa diventa difficile!”

Una volta a Milano: “Una telefona importante è stata quella di Veron, un riferimento per noi all’Estudiantes. Era incredibile, non sbagliava un passaggio. Stavolta gli ho chiesto informazioni sul club e lui ha detto subito: “Vai!”. Mi ha fatto capire quanto sia grande l’Inter, cosa significhi essere qua. Io non ci ho pensato un attimo: questo sogno ce l’avevo sin da bambino quando l’Inter l’avevo solo sfiorata”

Su Inzaghi: “Non lo vedo cambiato, è sempre tranquillo e determinato. Bravissimo a gestire con intelligenza: un fratello maggiore che si fa volere bene dai suoi giocatori. E anche il suo staff lavora benissimo: per questo penso che le cose andranno bene per noi, basta solo avere pazienza. Come preparava i derby? Dandoci tranquillità, lasciandoci liberi, senza mettere troppo pressione. E così dava una spinta in più, infatti a Roma ne abbiamo vinti tanti di derby…”

Primo bilancio all’Inter: “Mi aspettavo di stare meglio fisicamente e, quindi, di giocare di più. Ma piccoli infortuni mi hanno penalizzato e questo mi fa arrabbiare. Il mio tempo, però, arriverà: ora sto bene e sono pronto a giocare più minuti”

Chi lo ha impressionato: “Il livello della rosa è altissimo. Brozovic, al di là degli scherzi, è impressionante: quanto corre per tutto il campo…”

Su Luiz Felipe: “Alla fine il cattivo sono stato io per la reazione nervosa! Non era il momento giusto, ma abbiamo subito fatto pace e resta un fratello. In campo, però, non piangeva per me, ma per l’espulsione”