Inter, Conte: “Per restare in vita dobbiamo vincere”

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Ultima chiamata per l’Inter in Champions League. I nerazzurri sono costretti a vincere domani sera in Germania contro il Borussia Monchengladbach, se vogliono ancora sperare nella qualificazione. Alla vigilia della partita ha parlato l’allenatore dell’Inter, Antonio Conte. Ecco le sue dichiarazioni:

Sono stati espressi tanti giudizi negativi per la gara con il Real e ho sentito di gente che ha parlato di gara dove il Real ha fatto quello che ha voluto dimenticando che al 30′ eravamo in 10 e avevamo subito un rigore dopo 4′, sfido chiunque a riuscire a cambiare. Ho ribadito che sono rimasto soddisfatto per l’impegno profuso dai ragazzi ma quelle situazioni ce le siamo creati noi. Domani dovremo uscire dal campo senza rimpianti”.

“Abbiamo iniziato questo percorso che eravamo arbitri del nostro destino e oggi se non lo siamo più vuol dire che siamo mancati in alcune situazioni“.

Detto questo l’unico modo per restare in vita è vincere domani e sappiamo che non sarà facile, loro hanno dimostrato la loro forza e al tempo stesso per noi può essere un’occasione per dare seguito ad un percorso iniziato in Europa dove giochi gare da dentro-fuori”.

“Non mi piace parlare dei singoli, andate a rivedervi cosa ho detto ad inizio stagione di Hakimi. Parliamo di un giocatore di grande potenzialità che deve lavorare tanto sulla fase difensiva. Le aspettative che abbiamo in Italia sono molte alte, rispetto a quello tedesco e inglese, soprattutto all’Inter. Deve continuare a lavorare sapendo anche lui le pressioni che ci sono qui”.

“Per quello che riguarda l’assetto tattico io continuo a ribadire un discorso molto semplice, ci siamo trovati dopo pochissimo tempo di riposo a fare gare ufficiali con giocatori che non hanno lavorato nell’Inter, come Kolarov, Hakimi, Vidal, magari lui e Darmian che avevano già giocato con me ed erano più rodati. Abbiamo comunque dovuto mettere giocatori in campo in partite ufficiali che magari avrebbero dovuto lavorare maggiormente ci siamo trovati a doverli buttare nella mischia. L’equilibrio lo trovi anche giocando, a volte ci siamo riusciti altre meno”.