Inter-Conte, è rottura: distanze incolmabili tra tecnico e club
Alzi la mano chi, tra addetti ai lavori e tifosi, avrebbe davvero immaginato che sarebbe andata così. Antonio Conte, al termina della sua seconda stagione sulla panchina dell’Inter, guidata trionfalmente al 19esimo scudetto, è pronto a lasciare. I colloqui, attesissimi, con Zhang, hanno confermato le esigenze di ridimensionamento del club nerazzurro, che mal si sposano con le ambizioni dell’allenatore pugliese. Per giorni si è parlato dell’incontro tra società e allenatore come di una formalità, ma la realtà è che neanche l’ingresso in società del fondo Oaktree, che ha portato in dote 275 milioni di euro, eviterà i tagli necessari a tornare a far respirare le casse. L’obiettivo, stando alla Gazzetta dello Sport, è quello di chiudere con un attivo di 100 milioni di euro, tagliando al contempo le spese del 20%.
Numeri, se confermati, che non permettono, quindi, il mercato che si aspettava Antonio Conte. E che, anzi, mettono persino in forse la conferma dei big, il minimo chiesto dall’allenatore. Adesso, il prossimo incontro, nell’arco di 48 ore, dovrebbe servire esclusivamente a trovare un accordo sulla buonuscita. Si tratta per un bonus di 7 milioni di euro, per sancire la separazione meno attesa, e più clamorosa, di questa Serie A. Che saluta il tecnico Campione d’Italia per la seconda volta: all’epoca in cui guidava la Juventus, dopo il terzo titolo consecutivo, lasciò la nave, deluso dalle prospettive di mercato.
Anche questa volta, toccherà a Marotta riuscire nel miracolo di sanare i conti e far crescere l’Inter. Che, nella testa di Antonio Conte, avrebbe dovuto competere per la Champions League e per la seconda stella. Il ridimensionamento, comunque, era nell’aria, ma ciò che non era chiaro è che non basterà l’uscita di qualche contratto pesante, come quelli di Kolarov e Vidal. Il sacrificio di un titolare, o persino due, appare inevitabile. Nomi, al momento, non ce ne sono, ma per l’Inter inizia un’estate caldissima. In cui la gioia per il tricolore rischia di svanire troppo in fretta, annegata in una valle di lacrime prima per l’addio al tecnico che l’ha riportata al top, poi per un calciomercato da cuori forti.