Inter, con l’addio di Conte chi altro può partire?
Nessuno è al sicuro
L’addio di Antonio Conte all’Inter, non ancora ufficiale, apre le porte a scenari impensabili, in casa Inter, fino a poche ore fa. Che ci fosse la necessità di tenere i conti sotto controllo, senza grandi voli pindarici sul prossimo mercato, non è una novità delle ultime ore. Ma se l’obiettivo è quello di chiudere il prossimo bilancio con un attivo tra i 70 ed i 100 milioni di euro (la forbice inclusa tra le stime del Corriere dello Sport e quelle della Gazzetta dello Sport) allora sì che il quadro cambia. Non basterà salutare, cedere, liberare, o mettere alla porta i famosi esuberi: da Andrea Ranocchia, in scadenza, ad Arturo Vidal e Aleksandar Kolarov, passando per i soliti Gagliardini e Perisic.
Un sacrificio in vista?
Il sacrificio, quest’estate, rischia di essere decisamente più importante, per non dire sanguinoso. E nessuno, al momento, è più certo di rimanere. Non lo è, partendo dalla difesa, Bastoni, così come Skriniar, che ha da anni un certo mercato. A centrocampo, il reparto che ha trovato la quadratura del cerchio dopo anni, è ricco di talento, ma anche di contratti pesanti, come quello di Eriksen. Sarebbe ironico, dopo la gran fatica fatta da Antonio Conte per reinventare il danese mezzala, se alla fine dovesse salutare, complice un ingaggio di quelli pesanti.
Il peso degli ingaggi
L’altra voce da tagliare, infatti, è quella relativa al monte ingaggi, che dovrebbe subire una riduzione del 20%. Detto dei “vecchi” – Vidal, Young, Kolarov – anche Eriksen, e ancora di più Alexis Sanchez, che guadagna come un top player ma in fin dei conti è una seconda linea, potrebbero cambiare aria. Difficile pensare al sacrificio di uno tra Sensi e Barella, giovani, italiani, ed economicamente sostenibili. Diverso, infine, il discorso che riguarda Brozovic, all’apice della carriera, imprescindibile, ma anche con tanti occhi addosso.
Ci sarà ancora la LuLa?
E si arriva, di slancio, alla coppia gol meglio assortita e più letale della Serie A, che chissà se ritroveremo al suo posto all’inizio della prossima stagione. Il rinnovo di Lautaro Martinez è ancora in ballo, l’ingaggio proposto (intorno ai 5 milioni di euro netti a stagione) rientra nei parametri dell’Inter e soddisfa le aspettative del giocatore. O almeno, questa era la situazione fino a qualche giorno fa. Adesso, con il ridimensionamento prospettato da Zhang, e l’addio quasi certo di Antonio Conte, bisogna capire le intenzioni del Toro. Allo stesso modo, Romelu Lukaku, che tanto ha dato in questi due anni alla causa, anche in termini di affetto e coinvolgimento, dovrà necessariamente tirare una riga e trarre le proprie conclusioni. Di certo, adesso l’urgenza è quella di trovare un nuovo allenatore, e solo dopo decidere chi sacrificare sull’altare delle ragioni (giuste) di bilancio.