Inter, con la Real Sociedad un pari importante: ma troppo turnover

Inter Real Sociedad

(Photo by CESAR MANSO, Onefootball.com)

All’esordio stagionale in Champions League l’Inter ha pareggiato 1-1 contro la Real Sociedad all’Anoeta, nella sfida valida per la prima giornata della fase a gironi del Gruppo D.

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(Photo by ANDER GILLENEA, Onefootball.com)

Inter, l’1-1 in Champions con la Real Sociedad è preziosissimo: ma le scelte sbagliate di formazione di Inzaghi hanno messo in crisi la squadra

Una partita complicatissima per i nerazzurri, che non hanno offerto una prestazione all’altezza e che soprattutto nel primo tempo hanno subito la tecnica e l’aggressività della squadra spagnola.

Un errore di Bastoni dopo appena quattro minuti spalanca le porte al vantaggio dei padroni di casa che poi sul piano del gioco e dell’intensità legittimano la superiorità su un’Inter deludente, senza però raddoppiare per fortuna degli uomini di Inzaghi.

La ripresa di San Sebastian prosegue sui binari della prima frazione, dove è la Sociedad a flirtare col raddoppio rispetto ad un rientro in partita con i nerazzurri.

Solo dopo quasi un’ora di gioco e col triplo cambio Thuram, Dimarco e Frattesi l’Inter rialza i giri del motore e il tasso tecnico in campo, mettendo alle corde gli spagnoli e rompendo la resistenza basca all’87’ con un cinico Lautaro Martinez che corregge in porta un tiro di Frattesi.

Un 1-1 che visto lo sviluppo della partita e la prova poco esaltante dell’Inter vale tantissimo in ottica del girone, ma che deve portare ad alcune immediate riflessioni soprattutto per Simone Inzaghi andato in corso nel primo mezzo falso stagionale dopo il 4 su 4 in campionato.

L’azzzardo di Inzaghi di cambiare metà squadra stava costando carissimo

Il tecnico nerazzurro ha stravolto la squadra rispetto al Derby stravinto contro il Milan, operando 5 cambi di formazione inserendo Pavard e de Vrij al posto di Darmian e Acerbi, il forzato cambio di Calhanoglu (infortunato) con Asllani, Carlos Augusto al posto di Dimarco e Arnautovic al posto di Thuram.

Quasi mezzo 11 modificato in una partita di Champions e contro un avversario forte sono stati un azzardo che Inzaghi ha rischiato di pagare a prezzo carissimo.

Pavard e de Vrij non sono stati i peggiori in campo, ma probabilmente aver cambiato nel giro di tre giorni 2/3 della difesa che aveva concesso poco e nulla ai rossoneri può aver influito nei meccanismi, per quanto paradossalmente l’errore che porta al gol della Sociedad lo fa il titolarissimo Bastoni.

Carlos Augusto a sinistra (all’esordio assoluto in CL) ci ha messo impegno, ma il brasiliano deve ancora crescere rispetto al contributo che può dare Dimarco a sinistra in termini di regia e impostazione dal basso.

I più grossi problemi sono stati però Asllani e soprattutto Marko Arnautovic. Il mediano albanese ha avuto la sua chance visto il forfait di Chalanoglu, ma il classe 2002 non si è ancora dimostrato all’altezza di certi livelli e la differenza col centrocampista turco è al momento abissale e forse un Frattesi dall’inizio avrebbe dato maggior carica e dinamismo.

Quasi masochistica infine la scelta di rinunciare a Marcus Thuram dal primo minuto per puntare su un inadatto Arnautovic. La punta austriaca ha sbagliato tutto il possibile ed è parso un corpo estraneo ai compagni. L’ingresso nel secondo tempo del francese ha poi ridato vigore alla manovra offensiva dell’Inter.

Quello che Inzaghi si può portare dietro da San Sebastian è un insegnamento: basta esperimenti e basta logiche da turnover in nome della logica della rosa ampia e della rotazione obbligata tra giocatori. Un difetto che il tecnico ex Lazio ha pagato a sue spese nella scorsa stagione, soprattutto in Serie A dove ha accumulato 12 sconfitte nella passata stagione.

La differenza tra titolari e riserve è ancora evidente nella rosa nerazzurra, e soprattutto in certi palcoscenici è meglio presentarsi sempre con l’11 migliore possibile per non rischiare di compromettere giù un girone tutt’altro che facile.