Inter: cinismo e freddezza nel segno della “Lu-La”

Inter: cinismo e freddezza nel segno della “Lu-La”

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Ancora Lukaku e Lautaro Martinez decisivi in casa Inter: i nerazzurri si sono confermati al primo posto in classifica grazie all’ennesima grande prestazione dei suoi due attaccanti.

Inter: Lukaku e Lautaro ancora decisivi

Lautaro meglio di Lukaku, ma il belga ha avuto la solita freddezza nel segnare un rigore che in quel momento pesava come un macigno. La solita partita di sacrificio che ci si aspetta dal centravanti della squadra di Conte, sempre contraddistinto da spirito di sacrificio e dalla voglia di lottare su qualsiasi pallone. Il tutto condito da un senso del gol che raramente si era visto nella sua carriera prima di questa stagione: 25 gol e 7 assist in 35 partite stagionali, all’insegna dell’esplosività e della possanza per uno degli attaccanti più forti del panorama mondiale in questo momento.

Un grande attaccante però è tale anche grazie alla propria squadra, nonché grazie al partner, al calciatore che cerca di più e con il quale si trova meglio. Lautaro Martinez e Lukaku si sono trovati perfettamente fin dal primo momento, sintonizzati e armoniosi, completi. I continui movimenti dell’argentino si sono sposati perfettamente con la posizione che Lukaku ama tenere in area di rigore.

Insieme hanno dato vita ad un’Inter a tratti davvero invincibile: ai numeri spaventosi collezionati da Lukaku vanno poi addizionato anche quelli di Lautaro Martinez. L’ex attaccante del Racing Club ha infatti siglato in questa stagione 16 e 8 assist in 37 partite giocate. Dunque, in totale, parliamo di una coppia da 41 gol e 15 assist insieme, numeri spaventosi per un duo tra i più completi ed efficaci tra i top 5 campionati europei.

Conte punta tanto su di loro per la vittoria finale dello scudetto, consapevole di poter portare a casa l’obiettivo grazie soprattutto all’estro dei propri attaccanti, vera punta di diamante di una squadra sempre più proiettata al trionfo finale.

Antonio Conte, Inter
(Photo Alfredo Falcone – LaPresse via Imago Images)