Inter, Calhanoglu: “Non facile l’adattamento, Inzaghi mi voleva molto”
L’Inter, come noto, ha chiuso in testa il girone d’andata di Serie A e per farlo ha potuto contare sulle ottime prestazion di Hakan Calhanoglu. Il turco sta vivendo la sua miglior stagione dall’ arrivo in Italia e con 6 reti e 8 assist in campionato è una delle chiavi dei successi nerazzurri. Recente la sua intervista al media turco S Sport, nella quale emergono, tra gli altri, i dettagli che lo hanno portato a trasferirsi nell’altra sponda del Naviglio.
“I giorni del trasferimento dal Milan all’Inter non sono stati facili, almeno inizialmente. Il Milan non ha spiegato fino in fondo i motivi che mi hanno spinto a partire, quindi ho preso la palla al balzo. Le ragioni sono tante, il Milan non disputava la Champions League da molti anni. Il goal nel derby l’ho vissuto come una liberazione per quel che ho passato“.
Al suo arrivo all’Inter, Calhanoglu ha trovato sulla sua strada la necessità di sostituire un giocatore importante come Christian Eriksen, ma nel gruppo ha trovato un aiuto importante per riuscirci.
“Giocatori del calibro di Eriksen, Lukaku e Hakimi non sono facili da sostituire. Abbiamo chiuso bene la prima parte di stagione, lavorando sodo, malgrado a un certo punto fossimo distanti qualche punto rispetto a chi era davanti. Non è stato facile perché le aspettative erano alte“.
La società ha permesso a Calhanoglu di ambientarsi nel migliore dei modi, facilitando anche l’inserimento dal punto di vista tattico, in un ruolo diverso rispetto ai tempi del Milan.
“Sono stato accolto splendidamente. Abbiamo una rosa molto qualitativa e superiore a quella del Milan. Mister Inzaghi mi voleva molto e lo devo ringraziare. Qui sto giocando più da interno e non da 10 come al Milan, con Barella e Brozovic ci alterniamo in mezzo al campo. Oggi posso dire di aver trovato la mia posizione. Mi piace molto avere il pallone tra i piedi, anche partendo da dietro“.
Con la rete realizzata al Venezia, Calhanoglu ha raggiunto quota 26 marcature da fuori area a partire dalla stagione 2013-14, a pari merito proprio con Eriksen e subito dietro all’irraggiungibile Lionel Messi, solitario con 61 segnature. Un paragone, quello con il fuoriclasse argentino, che è fuori discussione per il centrocampista dell’Inter.
“Sono orgoglioso di essere dietro a lui nella speciale classifica, ma non potrò mai paragonarmi a Messi. Quando posso cerco di trovare la via del tiro da fuori, è una mia specialità“.
Un commento finale sull’avversario che attende l’Inter nei prossimi ottavi di Champions League.
“Il Liverpool è forte e sarà difficile da battere. Contro il Real Madrid, nel girone, abbiamo disputato due buone partite, ma abbiamo perso. Analizzeremo gli errori per migliorare e cercare di passare il turno“.