Inter-Bologna, Thiago Motta: “Zirkzee era il rigorista, poi…”
Termina sul punteggio di 2-2 il match tra Inter e Bologna, con Orsolini e Zirkzee che rispondono ad Acerbi e Lautaro: ecco le parole di Thiago Motta nel post partita.
Ottimo punto conquistato dal Bologna sul campo di San Siro contro l’Inter, con Orsolini e Zirkzee che hanno agguantato la partita ed hanno risposto alle reti di Acerbi e Lautaro Martinez. Al termine della partita ha parlato Thiago Motta ai microfoni di DAZN. Ecco le sue parole.
Le parole di Thiago Motta nel post partita di Inter-Bologna
Su Zirkzee
“Lui è il nostro rigorista e in quel momento ho deciso di far tirate Orsolini, per questo lui l’ha sentita un p’. Lui vuole segnare, e gli ho chiesto scusa. Tutto chiarito. Pensavo che non avesse preso bene quella decisione. Dal primo giorno che si è presentato è fantastico, dentro e fuori da campo. Fa delle cose straordinario, è il simbolo del nostro Bologna. Lavora per il gruppo ed il gol è meritato. Finita la partita aveva dei crampi, è normale, avendo fatto tanti sforzi per il gruppo. Sono contento per lui, se lo merita, è educato e rispettoso. Fa molto piacere. L’ho stimolato? All’inizio non tantissimo, ma ha capito il perché della mia scelta. Sono molto orgoglioso di quello che fa”.
Sulla mentalità e la filosofia di attaccare
“Tutti i giorni i giocatori mi trasmettono la voglia di venire e aiutare. Piano piano stanno riuscendo. I primi 20 minuti sappiamo che l’Inter inizia molto forte, non siamo riusciti a tenere la partita, non perché stavamo male, ,ma perché l’Inter è forte. Spesso arrivano a creare queste difficoltà agli avversari. Noi abbiamo reagito ad una situazione negativa e i ragazzi sono stati fantastici. Il premio è questo pareggio meritato”.
Cosa ha fatto la differenza?
“Per me oggi, ma anche prima, il calcio deve avere delle alternative, non puoi sempre fare le stesse cose. Se fai sempre le stesse cose sei prevedibile, e noi dobbiamo essere capaci a fare bene tutto e alzare il livello. Oggi abbiamo un centrocampo con Remo Freuler che ha portato esperienza e professionalità. Poi ci sono anche Mitchell e Lewis. Gli altri che stanno in panchina entrano bene. Abbiamo centrocampisti con caratteristiche diverse ma molto bravi”.
Chi siete e chi volete essere?
“Non dobbiamo nasconderci. Dobbiamo sapere chi siamo. Chi vogliamo essere? Vogliamo essere la squadra di oggi, che può competere anche con squadre che hanno più forza della nostra, ed è sotto gli occhi di tutti. Il gap è grande, ma è chiaro che quando si gioca in quella maniera i ragazzi riescono a compensare. Oggi abbiamo fermato l’Inter, con la Juventus meritavamo di vincere. Dobbiamo continuare così, con umiltà e lavoro, cercando di dare il massimo ogni domenica”.