L’Inter si riprende il secondo posto in Serie A con la vittoria per 3-1 con il Bologna. A San Siro, colpiscono Lukaku e Hakimi con una doppietta. Dopo i primi due gol, Vignato aveva provato a riaprire la partita.
L’Inter, sin da subito, prova a imporre il proprio gioco lungo le fasce. Il primo squillo arriva al 10′ quando, dopo la battuta di un calcio d’angolo, De Vrij colpisce di testa in mezzo all’area, ma il pallone arriva centrale per Skorupski, che respinge. Due minuti dopo, Sanchez serve Hakimi con un no look. A sua volta mette in mezzo per Gagliardini, che però non riesce a trovare la forza sufficiente per impegnare Skorupski. L’atteggiamento del Bologna è di una squadra che vuole giocare con le proprie possibilità ma fa fatica a creare vere occasioni da gol. Svanberg trova la barriera su punizione e Barrow, approfittando del controllo sbagliato di Hakimi, non va oltre un tiro debole dalla distanza, facile per Handanovic. Il vantaggio nerazzurro arriva al 16′, quando Perisic effettua un cross in profondità dalla sinistra verso l’area di rigore. Lukaku prova il tiro al volo ma è ostacolato da Hakimi e Tomiyasu, cadendo a terra con il giapponese. Subito dopo però, Big Rom riesce a rialzarsi e calciare sotto la traversa. Con questo, sono 290 gol in carriera, ed è la prima volta che segna più di 7 reti prima dell’11° presenza stagionale. I ragazzi di Mihajlovic provano a farsi avanti ancora con Svanberg, ma la sua conclusione è ancora semplice per Handanovic. Di male in peggio, perché Hickey sbaglia un retropassaggio regalando un contropiede a Lukaku. Il belga, però, non sa sfruttare l’occasione al meglio: Skorupski esce dalla propria area e intercetta il pallone con i tempi giusti. Il raddoppio dell’Inter arriva al 45′, poco prima di entrare negli spogliatoi: una vera doccia fredda per il Bologna. Brozovic si trova da solo a centrocampo: il suo lancio in verticale trova Hakimi che, da solo davanti al portiere, calcia rasoterra e non sbaglia. Dopo un sinistro a giro finito alto pochi minuti prima, l’ex Borussia Dortmund trova il secondo gol personale in campionato, dopo quello realizzato a Benevento.
Il secondo tempo inizia con un Bologna più coraggioso, che si protetta in avanti con tanti uomini, ma che rischia in fase di ripiegamento. Ma è sempre la squadra di Conte a impensierire la difesa avversaria, proprio in ripartenza. Al 56′, Lukaku porta il pallone e chiama Sanchez in corsa sulla destra: passa il pallone al cileno, che calcia in porta con potenza, ma Skorupski riesce a trattenere il pallone. Pochi minuti dopo, Hakimi serve in mezzo all’area Lukaku, ma stavolta è Skorupski a fiondarsi sul belga. A valanga, gli chiude lo specchio della porta con un grande intervento. Il Bologna trova finalmente la via del gol e accorcia le distanze. Cross di Barrow, Palacio fa la sponda col tacco per il neoentrato Dominguez. L’argentino fa partire un traversone rasoterra che attraversa tutta l’area di rigore: c’è Soriano, ma non riesce a concludere verso la porta. Alla fine, ci pensa un altro uomo dalla panchina: Vignato, tutto solo dall’altra parte, insacca sotto la traversa. Le speranze rossoblu, però, sembrano svanire subito. Al minuto 70, dopo una rimessa laterale, Vidal protegge palla a centrocampo e smista sulla destra per Hakimi. Il marocchino corre, si accentra e batte Skorupski sul secondo palo. 3-1 e partita chiusa in via definitiva. Mihajlovic sembra rassegnarsi, inserendo in campo gli attaccanti classe ’01 Rabbi, proprio in prestito dall’Inter, e Vergani. Sono entrambi al debutto assoluto in Serie A. D’altra parte, Conte preme ancora sull’acceleratore. Entra Lautaro Martinez e subito si rende pericoloso con una ripartenza sulla sinistra. Danilo, in marcatura, gli concede l’esterno ma l’argentino conclude largo. I rossoblu cercano il 3-2 nel recupero con Dominguez e Vignato dalla distanza, ma Handanovic rimane reattivo fino all’ultimo.
È la terza vittoria consecutiva per gli uomini di Conte, dopo i successi contro Sassuolo e Borussia Mönchengladbach. La prossima settimana, c’è trasferta a Cagliari. Il Bologna, invece, dopo i due successi di fila con Sampdoria e Crotone, avrà l’obbligo di dimostrare di più nel prossimo turno contro la Roma.