Inter, Bergomi sul derby: “Vale più di una semifinale di Coppa Italia”
Martedì si avvicina sempre di più, il derby di Coppa Italia è dietro l’angolo, ed Inter e Milan si giocano un grande pezzo di stagione. La partita sarà fondamentale per conquistare la finale del torneo, ma anche a livello psicologico, per la corsa Scudetto. Ha parlato dell’Inter e del derby, Beppe Bergomi, commentatore sportivo ed ex calciatore nerazzurro, alla Gazzetta dello Sport.
Inter, Bergomi: “Il derby influenzerà la fine del campionato”
Questa è solo una semplice semifinale di Coppa Italia?
“No, vale decisamente di più, influenzerà di riflesso la fine del campionato: ognuna delle due squadre ha l’occasione di dare una gran spallata all’altra. Finora l’Inter ha affrontato tre partite chiave in campionato: la beffa con la Lazio da cui è ripartita alla grande, il derby giocato bene prima della doppietta di Giroud che ha lasciato strascichi e la vittoria non meritata con la Juve che ha cambiato di nuovo tutto. Anche questa di martedì è una gara che orienta il cammino. Intanto, pare che all’Inter tutto sia tornato al suo posto, ma voglio altre prove prima di esserne sicuro”.
Sulla ripartenza dell’Inter
“È tornata viva, ma non è ancora l’Inter di novembre e dicembre. Rispetto ad allora, manca qualcosa, ad esempio Bastoni: non è al 100%, non ha la vecchia fluidità negli inserimenti. E poi non mi pare che la squadra abbia la stessa sicurezza che la faceva dominare: la sta recuperando, grazie alla presenza di Brozovic, ma serve altra ancora”.
Lo Scudetto sarà “mentale”?
“Sì, è una stagione molto… mentale, basata su un sottile equilibrio psicologico che cambia spesso. Non a caso, le squadre che si sono alternate davanti hanno fatto fatica a gestire la vetta: vediamo la fragilità di chi sta su, ma anche la forza di chi arriva da dietro. Proprio nella testa il derby è decisivo: la sconfitta può causare un contraccolpo psicologico da cui non ci si riprende facilmente”.
Quali saranno gli uomini chiave?
“Le punte, perché entrambe, più il Napoli, sono solide dietro. L’Inter rispetto al periodo d’oro ha un Correa in più, importantissimo perché ha caratteristiche diverse dagli altri. È l’unico che corre con la palla verso la porta e a La Spezia a me non è dispiaciuto. Lautaro, invece, non deve farsi condizionare: anche a partita in corso, con avversari stanchi, può fare la differenza”.
Il Milan sarà influenzato dalle voci societarie?
“Sono voci positive, non destabilizzano una squadra solida. Tutti pensano che Pioli abbia il calendario più difficile, invece incontrerà squadre che lasciano spazi, proprio ciò che il Milan ricerca. Fiorentina, Sassuolo, Atalanta, Lazio concedono campo: contro di loro puoi prendere il gol, ma puoi pure farlo… E sicuri che per l’Inter sia facile giocare con una squadra così fisica come l’Udinese? La corsa è aperta, ma sarà la Coppa Italia a orientare pure il campionato”.