Cosa sta succedendo all’Inter di Antonio Conte? Se lo chiedono in molti. I nerazzurri, seppur contraddistinti da prestazioni impossibili da bocciare in toto, così come quella recente con l’Atalanta, hanno finora raccolto lo scarno bottino di appena tre vittorie in dieci partite, un po’ poco per l’Inter. I successi sono arrivati contro Fiorentina, Benevento e Genoa. L’unica sconfitta incassata dai nerazzurri è quella nel derby contro il Milan ma, in compenso, l’Inter ha accumulato ben sei pareggi tra campionato e Champions League.
Alla settima giornata, malauguratamente, i nerazzurri occupano la settima posizione del campionato, con 12 punti guadagnati. Ben diversa la situazione di appena un anno fa: quando l’Inter, seppur con una sconfitta già incassata come in questo avvio (contro la Juventus, ndr), sedeva al secondo posto della classifica a 18 punti, avendo conquistato 6 vittorie su 7 partite in Serie A.
In Champions League, l’avvio dei nerazzurri era stato egualmente balbettante, tuttavia, i punti accumulati dall’Inter erano il doppio: 4 contro 2. Nonostante il pareggio interno all’esordio contro lo Slavia Praga, seguito dalla sconfitta al Camp Nou contro il Barcellona, l’Inter aveva poi sconfitto il Borussia Dortmund. I nerazzurri avevano colto la prima vittoria europea stagionale, ancora mancante in questa stagione.
Sul piano realizzativo, i numeri non condannano l’attacco di Conte, anzi. Le statistiche evincono come l’avanguardia nerazzurra sia addirittura cresciuta. Se l’anno scorso, in campionato, l’Inter vantava 14 segnature, quest’anno sono addirittura 16. In campo europeo il trend non varia: 4 gol segnati l’anno scorso, come quest’anno.
Dal punto di vista difensivo il discorso cambia: la retroguardia di Conte aveva subito appena 4 gol in 7 partite di campionato. Quest’anno sono quasi il triplo: 11. Anche in Champions la difesa ha scricchiolato: 3 gol presi in 3 match contro i 5 di questo avvio di stagione
Oltre ad una difesa decisamente perforabile, i nerazzurri pagano un’insolita imprecisione sotto porta, soffrendo oltremodo la scarsa realizzazione dell’ingente mole di occasioni create. Ne sono esempio per eccellenza i match contro Parma, Shakhtar Donetsk e Lazio.
Conte e i giocatori, inevitabilmente, sono chiamati ad un lavoro importante per raddrizzare celermente quella che, negli obiettivi nerazzurri, può essere la stagione del trionfo. La squadra nerazzurra mostra grandi potenzialità che, malauguratamente, si infrangono sulla sensazione di avere sempre un freno ad ostacolare l’incisività del gruppo di Conte. I numeri dicono che, un avvio così lento, non si verificava dalla stagione 2016/17. Prima di allora, solo quattro volte i nerazzurri avevano ottenuto uno score inferiore, il più recente risale alla stagione 1970/71. Una tendenza da invertire al più presto: tre sole vittorie non sono abbastanza per le ambizioni dell’Inter.