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Inter, anche il governo cinese tra gli ostacoli di Conte

L’Inter sta vivendo uno dei momenti migliori degli ultimi anni in campionato. I nerazzurri sono reduci da 7 vittorie consecutive e sono distanziati dalla vetta, occupata dal Milan, di una sola lunghezza. Il tecnico Antonio Conte, in alcune delle ultime conferenze stampa di fine anno, ha ripetuto spesso che durante questa pausa, vi sarà un incontro con la dirigenza per fissare gli obiettivi comuni. Dopo l’eliminazione prematura dalla Champions League, l’Inter avrà il vantaggio di potersi concentrare sul campionato in primis e sulla Coppa Italia in seconda battuta.

Le intenzioni del tecnico salentino appaiono chiare: lo scudetto come obiettivo principale. Conte però chiede dei rinforzi, per riuscire ad interrompere il dominio bianconero dopo nove stagioni. D’altronde l’allenatore interista, nelle occasioni in cui ha potuto allenare per vincere il campionato, ci è sempre riuscito. Basti pensare alle esperienze alla Juventus in Italia e al Chelsea in Inghilterra. Il tecnico vorrebbe stanare la società, cercando manforte da parte di quest’ultima sul mercato. La proprietà interista che fa capo a Zhang Jindong, però, è alle prese con un problema non da poco.

Il governo cinese, infatti, ha fatto capire a chiare lettere che le potenze economiche del paese asiatico (tra cui Suning), dovranno nei prossimi mesi limitare di parecchio i propri investimenti nel mondo del calcio. In Cina, innanzitutto dovranno eliminare i propri nomi dalle società calcistiche, ad esempio lo Jiangsu Suning, tornerà ad essere semplicemente Jiangsu e poi dovranno adeguarsi ad un tetto massimo di stipendi. Durante i prossimi giorni è prevista una call conference tra i massimi dirigenti interisti e l’allenatore. In collegamento ci sarà anche il presidente Steven Zhang. La parte tecnica, a quanto pare, chiederà un rinforzamento della squadra in vista del mercato di gennaio e dunque della seconda metà del campionato.

Con molta probabilità, i desideri di Conte non saranno esauditi. Zhang risponderà che al momento l’unico modo di fare mercato è a costo zero o con l’auto finanziamento. Difficile il secondo caso, vista anche la svalutazione di giocatori come Radja Nainngolan, non andato via in estate, ma impiegato poi con il contagocce. Più probabile dunque un mercato a costo zero. In tal senso si fa determinante la figura di Christian Eriksen. Il danese potrebbe essere una pedina di scambio importante per arrivare a giocatori graditi dall’allenatore interista. In queste ore sta circolando fortissimo il nome di Leandro Paredes del Paris Saint Germain. Nelle scorse settimane, invece, si era parlato di uno scambio con Donny Van de Beek del Manchester United. A centrocampo, inoltre, Nainggolan andrà via a costi contenuti. Al suo posto però l’Inter potrebbe puntare ancora su Matias Vecino. L’uruguaiano ha saltato tutta la prima parte della stagione per infortunio ma ormai è a disposizione dell’allenatore.

Il piano di crescita dell’Inter andrà avanti lo stesso. Tra i problemi legati al coronavirus e le limitazioni del governo cinese, Antonio Conte dovrà fare di necessità virtù per riuscire a riportare un trofeo nella bacheca nerazzurra che manca ormai da dieci anni.

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Published by
Raffaello Lapadula