Inter, Acerbi: “L’arrivo in nerazzurro è stato difficile, sull’Italia…”
Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, ha parlato a Rai Sport della difficile estate vissuta con il tormentato passaggio dalla Lazio in nerazzurro e del momento dell’Italia di Mancini. Di seguito le sue dichiarazioni.
Inter, le parole di Acerbi sulla trattativa estiva e sul momento dell’Italia
ITALIA – “La Nazionale deve responsabilizzare tutti, abbiamo vinto l’Europeo ma siamo andati fuori dai Mondiali. Dobbiamo rimboccarci le maniche e dare qualcosa in più tutti noi, dal primo all’ultimo”
MANCANZA DI ATTACCANTI – “C’è questo ma c’è anche quella di calciatori italiani, che non crescono perché non giocano”.
CHIELLINI – “Manca un leader, ma ce ne sono altri nello spogliatoio. La sua è una mancanza importante, lo sapevamo già, dobbiamo andare avanti. I giocatori italiani non crescono perché non giocano. Non giocando c’è meno scelta, poi ci sono tanti stranieri e ai giovani si dà meno possibilità di sbagliare. Questo è un problema perché più i giovani non giocano, più scendono di categoria e più fanno fatica a mettersi in mostra”.
ITALIA INGHILTERRA – “Questa Nazionale ha bisogno di applausi e sostegno, penso che a San Siro ci sarà”.
PASSAGGIO LAZIO-INTER – “Il passaggio è stato abbastanza difficile con grandi problemi che sono stati risolti, ora sono molto contento di essere all’Inter. Ho trovato un gruppo fantastico, ora ci sono delle difficoltà ma con le persone, i giocatori, lo staff e i dirigenti che ci sono, si risolverà tutto. Speriamo dopo la sosta di rimetterci in moto”.
INSULTI – “Gli insulti li prendi ovunque vai, anche sui social dove se fai una partita sei un fenomeno, ma se va male massacrano non solo te ma anche la tua famiglia. L’atteggiamento in campo deve essere sempre quello giusto, è questo che conta veramente. Devi essere forte, non devi nasconderti e devi andare avanti per la tua strada cercando di fare del tuo meglio”.
INZAGHI – “Passare dalla Lazio all’Inter è un salto di qualità. In biancoceleste ha fatto bene per tanti anni; ora c’è un momento di difficoltà, il più grosso da quando è arrivato, e c’è pressione. Ma ho ritrovato il grandissimo allenatore e il grandissimo uomo”.