Insigne, il reale stipendio al Toronto: milioni netti o lordi?

Insigne è ufficialmente un nuovo giocatore del Toronto. L’attaccante del Napoli andrà a giocare in Canada dal prossimo 1° luglio, e solo ieri è stato ufficializzato dalla società. Il contratto di Lorenzo lo lega al club canadese fino al 2026, e probabilmente avrà l’opzione di estendere il contratto di ulteriori sei mesi: fino a dicembre dello stesso anno.

Ha fatto molto rumore la grande cifra offerta ad Insigne dal Toronto. In Italia si parla di 15 milioni di euro netti, ma insorgono tanti dubbi sulla questione. Lo stesso Giovinco, ex giocatore del club canadese, avvisava poco tempo fa Insigne, parlando di “promesse non mantenute” dalla società, e di “stipendio lordo” invece che netto. Qual è però il reale stipendio che andrà a percepire lo scugnizzo?

Insigne, ruolo da “Designated Player”

Partendo dal principio, Lorenzo Insigne approderà al Toronto con un ruolo molto importante in squadra: quello di “Designated Player”. La “Beckham Rule” (chiamata anche così), è stata introdotta nel 2021, e permette ai club di MLS di ingaggiare fino a tre giocatori che non rientrano nel tetto salariale. I calciatori in questione saranno identificati come “star” della squadra. Essi avranno stipendi più competitivi del resto del gruppo, essendo per l’appunto fuoriclasse.

Cosa filtra sul reale stipendio

In Italia, il trasferimento di Insigne al Toronto ha fatto discutere. Soprattutto ha fatto storcere il naso per le enormi cifre che l’attaccante andrà a percepire. Si parla di 15 milioni netti di euro l’anno. Per The Athletic, però, lo stipendio in questione sarebbe da considerare su base lorda, essendo consuetudine in Canada. Inoltre si parlerebbe di dollari, non euro.

Con tutte queste modifiche lo stipendio in questione andrebbe a raggiungere gli 8/8,5 milioni di dollari l’anno, che in euro si tramutano in 7/7,5 all’incirca. Insomma, anche in questo caso non si parla di cifre irrisorie, anzi. Basti pensare che Insigne anche con tale stipendio andrebbe a guadagnare in quattro anni più di quanto ha percepito nella sua carriera a Napoli.