Iniesta: “Xavi conosce il Barça come nessun altro, si divertirà”
Andrès Iniesta, ex stella del Barça e della Nazionale spagnola, dal 2018 si sta “divertendo” nel paese del sol levante, con la maglia del Vissel Kobe. Nonostante però sia dall’altra parte del pianeta il centrocampista, ha seguito molto la vicenda del ritorno in catalano del suo amico ed ex compagno di avventure Xavi. I due infatti anche dopo aver lasciato i blaugrana hanno sempre tenuto ottimi rapporti di amicizia, tanto stretti che Iniesta ai microfoni di Catalunya Ràdio, ha scherzato sulla mancata chiamata da parte del neo tecnico del Barcellona: “Non mi ha offerto di andare con lui. Per scherzo sì, per fare qualche rondò, ma poco altro”.
Scherzi a parte l’ex capitano della Spagna, si è detto molto felice per il ritorno di Xavi in Spagna: “Per lui, che si è preparato e sente il Barça come nessun altro, è un sogno. Si divertirà, farà di tutto per farlo andare bene e speriamo bene”.
Sul Barça di Xavi
“Mi fa schifo vedere il Barça così. Da fuori, se le cose non vanno bene, non è piacevole. Vedi colleghi che soffrono, gente nuova che non trova risultati, i tifosi… Ovviamente fa male. È chiaro che tutto dipenda dai risultati. Alla fine, Xavi deve convincere e implementare il suo modo di giocare e la sua idea. Che i giocatori si fidino di lui e dall’esterno tutti sperano che vada bene”. – continua – “Non vedo cose negative. Direi il contrario. Quando sei accanto a qualcuno che sente quell’affinità e quell’impegno, dai la tua versione migliore. Hanno opzioni per lottare per il campionato e per i titoli. Hanno una grande squadra con persone esperte e giovani. Devi trovare quella linea e i risultati che ti danno fiducia e morale per andare avanti”.
Sui giovani
“Scommetto su tutti e pazienza se non tutti abbiano la possibilità che meritano. Quella è la chiave per il loro presente e il loro futuro. Devono accompagnare la squadra. Bisogna crescere con il tempo e le opportunità, naturalmente. Hanno un gruppo di giocatori molto bravi“. – il suo parere sul paragone con Pedri – “È uno dei giocatori che ha talento e qualità brutali per via della sua età. È chiamato a essere un punto di riferimento nel Barça e in nazionale. Deve puntare sul gioco, la cosa bella di vedere giocare Pedri è che si diverte senza soffrire. Ho vissuto i paragoni all’epoca e non sono buoni. Deve giocare come sa e sono convinto che sarà un punto di riferimento“.
Su Messi al PSG
“Mi sono sentito triste per quello che Leo significava, perché non è rimasto al Barça, ma è la legge della vita. Da fuori è difficile dare un giudizio. Capisco che il club abbia fatto di tutto per continuare. Non credo che il club non lo volesse. Solo loro sanno cosa è successo. Vederlo al PSG è’ una situazione strana, soprattutto all’inizio. A parte il fatto che mi sarebbe piaciuto che continuasse al Barça, dopo tanti anni”.
Sul suo possibile ritorno
“Non so cosa accadrà in futuro. Ma mi piacerebbe tornare al Barça. Non so in che veste, ma è vero che vorrei tornare a casa tua ed aiutare. Ma nessuno conosce il futuro. Non lo visualizzo. Non so a cosa potrei essere preparato. Vorrei avere la tessera da allenatore ma non so se mai allenerei. Mi concentro sul presente, che è il calcio giocato e ne sono appassionato“.