Inghilterra, un freno ai colpi di testa in allenamento
Una rivoluzione che era nell’aria da tempo ma che non si era ancora realizzata sta arrivando in Inghilterra: dalla prossima stagione ci sarà un limite ai colpi di testa. Per ora solo in allenamento, poi si vedrà.
La Premier League, insieme alle altre maggiori associazioni calcistiche del paese, ha deciso quindi di porre un numero massimo di colpi di testa, dieci per la precisione, che potranno essere consentiti a ciascun giocatore, durante le sedute di allenamento con il proprio club. I colpi di testa in questione sono quelli susseguenti a lanci lunghi, cross, angoli o punizioni di almeno 35 metri.
La misura è stata presa al fine di proteggere la salute dei calciatori e prevenire infortuni alla testa e danni cerebrali. La decisione è stata resa ufficiale oggi da Football Association, Premier League, English Football League, Professional Footballers’ Association e League Managers Association, che l’hanno giustificata presentando i risultati preliminari di una ricerca che verrà portata avanti nel tempo.
“Queste misure sono state sviluppate in seguito a studi con allenatori e medici e rappresentano un approccio cauto mentre scopriamo di più sul fenomeno. Ci impegniamo a svolgere ulteriori ricerche mediche per acquisire una comprensione di eventuali rischi nel calcio; nel frattempo, queste misure riducono un potenziale fattore di rischio”, ha spiegato Mark Bullingham, a capo della FA.
Sono sempre più frequenti infatti i casi di ex-calciatori che denunciano di avere avuto problemi cerebrali anni dopo il ritiro dal calcio giocato. Secondo le associazioni inglesi, questa decisione porterà anche a modelli di allenamento più evoluti e che conterranno misure protettive per i calciatori.