Infortuni e Champions: momento negativo in casa PSG

(Photo by Ronny HARTMANN / AFP)

Ieri sera, il PSG ha perso contro il Lipsia. Una sconfitta dura da digerire. D’altronde dopo 6 minuti, Di Maria aveva trovato il gol del vantaggio su assist di Kean che aveva mandato a vuoto Upamecano. Lo stesso Upamecano, una decina di minuti più tardi, aveva toccato di mano, concedendo il rigore.

La partita, dunque, sembrava indirizzata. Il Lipsia sembrava in confusione, ancora frastornato difensivamente dalla sonora sconfitta contro il Manchester United (0-5) e gli uomini di Tuchel in totale controllo e in procinto di chiudere i giochi già al quarto d’ora di gioco con il penalty.

Sembrava, già. Sì, perchè Di Maria, poi, si è fatto neutralizzare da Gulacsi e quella è stata la scintilla che ha cambiato le sorti della partita. Una gara in controllo diventata un incubo. Prima l’ex (ancora una volta un ex, come Coman in finale) Nkunku a pareggiare i conti e, poi, come uno scherzo del destino, proprio un rigore a ribaltare le sorti e consegnare i tre punti al Lipsia di Nagelsmann (diventato allenatore su consiglio di Tuchel).

Una sconfitta frutto anche delle assenze. Tanti, troppi, infatti, gli infortuni in questo inizio di stagione. Ieri sera, d’altronde mancavano titolarissimi e uomini di punta come Mbappè, Neymar, Verratti e Icardi. Senza contare il lungodegente Bernat e il jolly Draxler. Assenze che, tuttavia, non possono essere causa principale, dato come si erano messe le cose.

Una sconfitta, come dicevamo all’inizio, dura da digerire, soprattutto, perchè complica il passaggio agli ottavi di finale. Nelle prime tre giornate, infatti, i parigini hanno raccolto appena tre punti prodotto di una vittoria (contro l’Istanbul Basaksehir) e due sconfitte contro Lipsia, appunto, e Manchester United. Squadre, quest’ultime, a più tre sul PSG, finalista dell’ultima Champions e ora ultimo in coabitazione con l’Istanbul (che ha sconfitto lo United).

Una situazione, questa, che mette ancora una volta in bilico la panchina di Tuchel. Un allenatore mai realmente apprezzato dalle parti di Parigi sia per il gioco tutt’altro che spettacolare nonostante il materiale umano a disposizione sia per alcune frizioni con Leonardo sul mercato.

Difficile, al momento, un ribaltone. D’altronde la situazione nel girone H è molto fluida (sono tutte raccolte in 3 punti). Basta una vittoria contro il Lipsia alla prossima, infatti, per rimettersi in carreggiata. Inoltre il PSG aveva cominciato con due sconfitte anche in Ligue 1 (in quel caso 2 nelle prime 2 giornate), salvo poi dare vita a una rimonta che li ha portati alla vetta.

D’altra parte, così come in Francia, i parigini hanno una rosa più forte sia del Lipsia che dell’Istanbul Basaksehir (e anche dello United). Tuttavia, da parte sua, la squadra di Tuchel deve ricominciare a correre per uscire da questo momento negativo che la vede, al momento, fuori dalla Champions e falcidiata dagli infortuni. In caso contrario, d’altronde, Allegri e Pochettino sono sempre in attesa di una chiamata di Leonardo.