La vittoria in Copa Libertadores proietta Marcelo a quota 30 trofei vinti. Il brasiliano è tornato al Fluminense dove tutto è cominciato e ha aiutato la squadra a vincere la coppa più importante per la prima volta.
“È il titolo di club più importante della mia carriera”. Così Marcelo ha commentato la vittoria del suo Fluminense in Copa Libertadores. Nella finale di Rio de Janiero il Tricolor Carioca ha avuto la meglio sul Boca Juniors ai supplementari dopo una battaglia durata 120 minuti. Decisivo il gol di John Kennedy, ma il terzino brasiliano è stato fondamentale nell’arco di tutto l’anno.
“Il Real Madrid capirà. È nel mio cuore, ma io qui sono cresciuto”. Al Fluminense ci è cresciuto ed è partito alla volta di Madrid nel 2007, quando aveva 19 anni. In poco tempo si è imposto come uno dei terzini sinistri più forti al mondo – forse il migliore per alcuni anni -, vincendo da assoluto protagonista 25 titoli con i Blancos in 15 anni. Una breve e sfortunata parentesi all’Olympiakos, prima di fare ritorno a casa lo scorso febbraio. Per la perfetta chiusura del cerchio.
6 campionati spagnoli, 2 Coppe di Spagna, 5 Supercoppe spagnole, 5 Champions League, 3 Supercoppe Europee e 4 Mondiali per Club, a cui si uniscono due campionati Carioca – nel 2005 e nel 2023 -, una Taça Rio e una Confederations Cup con il Brasile, prima della notte magica di Rio. Marcelo entra così di diritto nella storia del calcio, portando la squadra del suo cuore sul tetto del Sudamerica per la prima volta. 30 trofei vinti, come pochi altri al mondo.
E diventa anche uno dei 14 giocatori capaci di aver vinto sia la Champions League che la Copa Libertadores. Prima di lui solo Dida, Cafu, Tevez, Sorin, Samuel, Roque Junior, Danilo, Ronaldinho, Neymar, Rafinha, Ramires, David Luiz e Julian Alvarez.